"…por eso he soñado con una obra que no se encajase en ninguna categoria, que en lugar de pertenecer a un género, los contuviese todos; una obra dificil de definir y que habría de definirse justamente por esa carencia de definición; una obra de la tierra en el cielo y del cielo en la tierra; una obra que fuese el punto de reunion de todos los vocablos diseminados en el espacio cuya soledad y desconcierto no podemos ni imaginar; el lugar, más allá del lugar, de una obsesión por Dios, deseo no colmado de un insensato deseo; un libro, por último, que sólo se entregase por fragmentos, cada uno de los cuales fuese el inicio de un libro."

Tratto da El libro de las preguntas – volumen II di Edmond Jabès, ediciones Siruela, El antelibro III, pagina 261. Trovai questo libro in casa di Didac e lo aprii a caso.

Gli ultimi commenti ...

venerdì, novembre 28

Black Out Raval




Ora ricordo ...Quando nella tua giornata succede qualcosa di stimolante, allora si attiva una parte di te che non ricordavi di avere, una reazione nel sistema percettivo che a catena smuove la memoria.


Immagina di sgrullare la tovaglia dopo pranzo, ti affacci alla finestra col fagottino in braccio e poi le braccia danno un'impulso, il tessuto diventa uno tsunami a fantasia di frutta sollevando una poesia di briciole di dolce pane ...


Tutto questo per raccontare la mia giornata col senno di poi:La situazione è che domani trasloco in un'altra stanza non lontano da dove sono ora. Solo che il freddo mi anestetizza i pensieri e rinvigorisce la mia pigrizia contro ogni mio interesse. Giro per la stanza post-hiroshima scuotendo la testa... uffff! Proprio non mi va. Oltretutto ho deciso proprio oggi di punirmi e provare ad istallare XP sul portatile nuovo (Vista fa cagare ...), ma non so perchè mi dice chenonsipuòfarepernondanneggiarel'hardwareerroree25e6y6wstgwg4qnm6u4aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhnoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!quindi>

Scrivo tutto questo perchè? Perchè esco di casa e "PUFF", il quartiere è in Black Out! Tutto Raval si occulta sotto il mio sguardo, scompaiono camerieri e clienti inghiottiti dai bar, scompaiono i passanti, i tabaccai, gli studenti, i turisti, gli indiani, i pakistani, i catalani, gli alberghi, l'immondizia ...Rimangono solo odori suoni e la sensazione che tutti ti sfiorino sul marciapiede stretto ed affollato. Restano i lumi di candela sui tavolini di un caffè in una piazza adiacente carrer hospital, e in fondo la luce blu rotante di uno scooter della polizia. Da una chiesa arrivano fioche fiammelle blu e rosse dei ceri accesi sotto una benevola immagine del Cristo.


Oggi sono proprio potente! Ho spento tutto il quartiere!


Cmq non potevo rimanere indifferente a questa poesia, a questo ricordo che mi rammenta quanto amo questa strana città, nonostante mi tratti male ...E allora che faccio? Un tuffo nel passato! Mi tuffo sulla Rambla ancora illuminata e corro al caro vecchio PC (PakiComputer), da dove una volta lanciavo nel mare di Internet dei messaggi in bottiglia in giro per il mondo. Messaggi email ad una lista.


Oggi ho un blog, ma il PC è sempre lo stesso. C'è sempre il mio unico amico pakistano che mi riconosce dopo anni e mi chiede come va, se faccio ancora avanti e indietro. Non posso non confessare e riderne con lui. Sono di nuovo qui.



AaHaB

martedì, novembre 4

La fortuna di conoscere Moreno



Questa è la mia fortuna. E' la fortuna che ha uno nella mia situazione di conoscere Moreno, il buttafuori in seconda all'Hard Rock Cafè di Barcellona.

La mia situazione è quella di essere capace di tagliare la verità come burro nello spirito, ma con la fragilità di una goccia di rugiada pendente dalla bocca di un fiore carnoso era ridotta la mia anima.

Rivedendolo lì, senza sapere di attendermi, alle porte dell'inferno americano, ho pensato: "Alla fine Moreno è uno della vecchia scuola. Magari i documenti per venire in Europa li ha ottenuti facendo il divo del porno in Brasile".

Ehh! Se le sue rughe narrassero la sua storia, lui non avrebbe bisogno di parlare neanche per ordinare un caffè. E' robusto, tutto marrone, uno sguardo indio e la foresta per chioma.

Ricordo ancora quando lo assunsero. Moreno dovette smettere di mimetizzarsi con la colonna e salire su di una sedia, instaurando un teatrino di fronte al semicerchio del personale del turno di mattina: il pre-shift.

Odierò per tutta la vita il suono di quella pa-rola, è come un fischio di donna, la lingua del diavolo nelle orecchie.

Sonia gli intimò di presentarsi dopo averlo pre-ceduto. Erano le 11:45 am. Arantxa gli ha chiesto lo stato civile. Lui sorrise bofonchiando "soltero" con forte accento portoghese-brasiliano.

Quando il ristorante mi venne incontro io mossi i piedi verso di lui. Ci salutammo alla maschiona, e dopo una piccola confidenza sul perchè della mia angoscia sorridente, la stessa di un Jack Nicholson danzante sotto la luna, fresco di rossetto, lui eruppe col suo segreto:

M. "Ho amato una volta sola!"

AaHaB. "Davvero?"

M. "Si. Ed è finita perchè lei mi lasciò"

Poi mi chiese se mi piaceva il cinema. Risposi di si. Mi chiese se mi piace il cinema brasiliano. Si, tipo Cidade de Deus. Esattamente! Ma dai. Devi vedere Tropa de Elite. Sarà fatto, come si scrive?

Tornato alla base, cliccai sul mulo ribelle e misi in coda il titolo.

Ora che l'ho visto mi sento molto cambiato. Capisco molte cose su ciò che una situazione può creare in una persona. Un capolavoro. Un'auto riflessione potente.

AaHaB

martedì, ottobre 28

Radiomantico



Certe volte bisogna ammetterlo ... bisogna ammettere che si ha bisogno di qualcosa, di un aiuto, di una valvola di sfogo.
Beh, questa è la mia. Non so se Radiomantico sia un bel nome per un programma (web)radiofonico ma al momento mi è venuto in mente solo questo neologismo.
Se ti piace lascia un commento, molto meglio una critica che una pacca sulla spalla.
Soprattutto questo lavoro è dedicato a Grex, visto che per il momento siamo lontani e Radio Pazza è rimasta freezata.
Questo non significa che Radiomantico sostituisca Radio Pazza ma bensì che la integri, che la renda più simile a ciò per cui l'abbiamo creata io e Grex: un contenitore per altri programmi di webradio low cost. Ovviamente se hai delle proposte fatti avanti...
Il resto è qui dentro, aria che vibra tra gli speakers e le tue orecchie.

BAK





PLAYLIST:

CASINO ROYALE - SEMPRE PIU' VICINO (REGGAE VERSION) (Lyrics - Testo)
CRISTINA DONA' - INVISIBILE (ROBOTTINO ROMANTICO) (Lyrics - Testo)
DIEGO MANCINO - IL CENTRO CANGIANTE DELL'UNIVERSO (Lyrics - Testo)
DEASONIKA - IL GIORNO DELLA MIA SANA FOLLIA (Lyrics - Testo)
MACACO - NA DE TI (Lyrics - Testo)
ANDRE ZIMMA feat. THIEF - TIME EXISTS IN MEMORIES
CLARA HILL - ONCE I KNOW
HOOVERPHONIC - RENAISSANCE AFFAIR (Lyrics - Testo)
DAFT PUNK - SOMETHING ABOUT US (Lyrics - Testo)
LISA SHAW - HOT SKIN


Se non si sente o il player non funziona puoi scaricare Radiomantico in formato mp3.
Se vuoi essere aggiornato attraverso la nostra mailing list scrivi una mail e inviacela a radiopazza@gmail.com

lunedì, ottobre 27

UAAAAAAAAAAAAAARGH!



Farà bene, contro la scarsità di idee, combattere scrivendo? Non che sappia dove andare a parare ma quantomeno un grido di aiuto rivolto al vuoto, al nulla, all'abisso incontemplabile dell'avvenire lo si può anche intonare.

Non so esattamente cosa mi stia succedendo. Mi capita regolarmente ogni anno o due di cambiare vita, di sradicarmi e migrare.

Beh, fra lo sradicarsi e il migrare ci sono profonde differenze:

Sradicarsi è un pò tra il rifuggire il terreno che accoglierà (o che almeno ha tentato), appunto, le "radici" ... e a me l'immagine di un uomo che mette radici non sollazza molto, la trovo priva di grazia.

Migrare è più da uccelli ... si dice liberi come gli uccelli ... si dice ... ebbene migrare neanche mi piace. Gli uccelli migratori tornano sempre negli stessi posti e non viaggiano, si spostano solamente.

Alla fine è un pò quello che sto facendo io.

Dovrei essere felice, euforico, esaltato e pieno di brio ... eppure eccomi. Disperatamente dedito a digitare echi di pensieri che non portano da nessuna parte. Gridando verso l'avvenire.


O<-<

mercoledì, ottobre 22



"Tutto è iniziato ..."
Qualunque scrittore all'americana inizierebbe il suo racconto così. Io non sono americano, nè tantomeno scrittore.
Potrai semmai ripeterti nella testa, mentre leggi questa serie di simbolini, che sono bensì scritto.
La chernobyl tenuta insieme dal mio cranio sforna macchie sulla parete, proietta luci e curva le linee verticali della vecchia e variopinta carta da parati.
Sono in una stanza. La finestra è aperta. Ci clicco sopra e si apre un discorso ...

Ho deciso volontariamente di rivisitare un blog di cui sono ammiratore e che provoca in me un senso di inadeguatezza: http://ventitre.noblogs.org/ e ho trovato questo post


08 Ago, 2008
Le sette regole dell'arte di ascoltare
maya, magick, testi — Inviato da george @ 08-08-2008 - 08:08
Volentieri citiamo Marianella Sclavi:
1. Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni. Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca.
2. Quel che vedi dipende dalla prospettiva in cui ti trovi. Per riuscire a vedere la tua prospettiva, devi cambiare prospettiva.
3. Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a capire come e perché.
4. Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali se sai comprendere il loro linguaggio. Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi. Il loro codice è relazionale e analogico.
5. Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili. I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti perché incongruenti con le proprie certezze.
6. Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione. Affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi in un campo che lo appassiona: la gestione creativa dei conflitti.
7. Per divenire esperto nell'arte di ascoltare devi adottare una metodologia umoristica. Ma quando hai imparato ad ascoltare, l'umorismo viene da sè.


Tutto ciò dopo essermi gustato un DVD con un intervista fatta ad Alejandro Jodorowsky. Direi una sorta di momento magico.

E se decidessi di dipingere il mio autoritratto su una tela bianca col mio sperma? Cosa penserebbero di me? Avrei mai le palle per curare la mia esigente infanzia? Diventerei mai John Malcovitch? Al divenire noi stessi nei nostri stessi panni troveremmo solo risposte.

domenica, ottobre 19

BA(C)K TO BCN



Ancora ...
Di nuovo ...
Un'altro loop ... o sempre lo stesso.
Ambientarsi in un posto nuovo è sempre entusiasmante, ti carica di curiosità e voglia di fare.
Ma se torni in un posto dove sei già stato? Cosa succede? Dov'è l'entusiasmo e la voglia di scoprire cose nuove?
Per chi non mi conosce racconterò parte della mia storia...

Estate 2004: Lavoravo in spiaggia, bagnino. Un'estate folle, strana. L'impatto con la natura e la brutalità del mare mi sconvolge, non è la stessa cosa andare al mare quando è bel tempo e invece stare lì per forza e per dovere 10 ore al giorno per 4-5 mesi di fila. A maggio si fatica, si prepara la spiaggia; a settembre si aspetta con impazienza la fine. Posso annoverare nel palmares 3 spiaggie distinte ... distintissime. Ogni giorno conosci gente nuova, ogni sera fai come minimo l'una di notte. 5 ore di sonno e via di slancio ...
Arriva l'autunno, e io indeciso se andarmene ad Amsterdam o a Barcellona (droghe o sole?) opto per la seconda ... ma siiiii. Tanto non conosco nessuno neanche lì. Avevo tanta voglia di starmene solo, per i cavoli miei. Volevo una stanza tutta mia e niente di più.
Ottobre 2004: FCO-BCN. Il resto lo trovate qui: Vecchio Blog - Barcelona Story
Maggio 2005: Barcellona-Roma (l'autostrada va ...) Non chiedetemi perchè, fa male al cuore. Posso contare ancora sulle spiagge romane e su un brevetto valido con la foto di un pazzo. Da maggio ad agosto lavoro in due spiagge totalmente opposte ma contigue. Non arrivo a settembre, il mare mi trascina in un esperienza forte e difficile da digerire che non dimenticherò mai. L'autunno si appresta.
Settembre: Lavoro come rappresentante di ferramenta. Il traffico e le distanze mi uccidono, mi fanno invecchiare.. , poi troverò lavoro come cameraman ma gli scarsi introiti mi riporteranno al mare da maggio a luglio.
2-8-2006: FCO-BCN. Ci riprovo, non sono solo. La prospettiva è totalmente diversa, si sdoppia. Tutto è più organizzato e cerca una sua logica. È la falsa copia della vita di qualcun'altro, che sono sempre io ma che non si riconosce affatto. Tanto lavoro, pochissimo riposo. Un grande dolore mi lascia per terra ... questo blog ne sa qualcosa.
Marzo 2008: BCN-FCO. Il ritorno a Roma è sciapo, senza sapore. Una brillante idea mi torna alla mente e torno a lavorare in spiaggia, la stessa che mi lanciò nell'iperspazio dei miei pensieri più profondi.
15-10-2008: FCO-BCN.

Ancora ...
Di nuovo ...
Un'altro loop ... o sempre lo stesso.

mercoledì, settembre 24

Video Pazza

Ora Radio Pazza trasmette anche i video musicali che propone nei suoi programmi.
Puoi regolare il volume e navigare il menu oppure utilizzare i tasti di scelta rapida:
- modalità schermo intero (full screen)
- scegli quale video clip vuoi vedere (on demand)
- aggiungi il canale tv di Radio Pazza sul tuo sito o blog (embed)
Inoltre alcune delle scritte in sovraimpressione sono dei veri e propri collegamenti ipertestuali!

Buona Visione

O<-<

martedì, settembre 9

Il Mare non fa doni

"Il mare non fa doni, se non duri colpi e qualche volta un'occasione di sentirsi forti.
Ora, io non so molto del mare ma so che qui è così, e quanto importi nella vita, non già di essere forti, ma di sentirsi forti, di essersi misurati almeno una volta, di essersi trovati almeno una volta nella condizione umana più antica: soli davanti alla pietra cieca e sorda, senz'altri aiuti che le proprie mani e la propria testa."


Christopher Johnson McCandless

domenica, settembre 7

Il Sogno Lucido




Ho trovato nel mio statico cammino:
- La psicomagia di Jodorowsky
- Le lezioni di Castaneda
- Il Manuale del Sogno Lucido

e ora dovrò lavorare a letto ...

O<-<

giovedì, settembre 4

L'errore e(') l'archetipo

Ho scritto un articolo per MOM e dopo mesi mi accorgo che qualcuno lo ha commentato così:

Perfetto Says:
10 Aprile 2008 alle 3:54 pm
Tetraedricamente incanalato nei meandri della Volontà di Conoscenza dell’Abisso,non posso far altro che riconoscere socraticamente che l’unica cosa che sò è quella di non sapere.
Sarò chiaro ma criptico.
Sei una persona intelligentissima,che cerca di scoprire sia l’errore che la verità,ed è per questo che voglio mettere a tua disposizione qualcosa che ho scoperto dai miei modestissimi studi.
L’archetipo Alef,negativo speculare della doppia elica del Dna,comprende i 21 amminoacidi presenti in natura rispecchainti nella struttura le lettere dell’alfabeto ebraico;qualcuno ci ha progettati con questa tecnica genetica(il Verbo).
L’enigma della Sfinge è semplicissimo: quando l’uomo raggiunge un elevato livello d’intelligenza ne distrugge la testa,in modo tale che il suddetto Verbo possa tornare per dare una nuova spinta evolutiva entro i 5126 anni previsti in ogni ciclo galattico,scaduti i quali,se l’uomo non riesce nell’impresa,sarà considerato geneticamente inferiore e per questo eliminato (probabilmente è in concorrenza con altre razze).
Nel Vangelo di Tommaso Gesù dice che il Regno lo si trova quando si fà del due uno; ciò non comporta solo la camera nuziale celeste raggiunta dalla nostra mente (maschile,Nous,Krestos,Cristo) con la propria interiorità (femminile,Epinoia,Ruah,Spirito Santo),bensì esplicita la possibilità di unificare la forza elettronucleare con la forza gravitazionale,che probabilmente comporterebbe la scissione del vettore tempo e la possibilità di muoversi all’interno di più vettori temporali.
Il creatore dell’uomo è un alieno o è l’uomo stesso?

Caro Perfetto. se ci sei batti un colpo ... ti sto cercando.

O<-<

martedì, agosto 5

Piano Sequenza: Elettrojoyce - Balena

Il testo di questo pezzo mi entra dentro senza pietà ...
una promessa da marinaio ...
un libro inconcluso ...
la tolleranza ...
il mito ...

O<-<



So bene come sembri stupido il mio tempo
A chi come te misura le cose a sorrisi
Non sono il saltimbanco
Non so ingoiare spade
Ho tanti libri appena aperti Da finire se vuoi
Da finire se vuoi

Portami con te
Fuori dal ventre di balena
Un mobile svizzero
Un foglio e una penna

Sono in vena di partire davvero
Sono in vena di partire davvero
Di partire davvero

So bene come sembri stupido il mio tempo
So bene come sembri stupido il mio tempo
So bene come sembri stupido il mio tempo
So bene come sembri stupido il mio tempo

giovedì, luglio 10

Arriva il Frutta Party sulla spiaggia!



E' nato il Frutta Party, tutti i venerdì ad Amanusa Beach (Ostia Lido - Roma) alle 16:30 troverete musica, frutta e allegria alla postazione del bagnino di salvataggio.
Regola numero 1: Porta frutta da condividere o t'attacchi ...
Regola numero 2: No droghe e no Alcool.

O<-<


Visualizzazione ingrandita della mappa

domenica, luglio 6

N-esimo Meme



REGOLAMENTO
Il Brillante weblog è un premio assegnato ai siti e i blog che risaltano per la loro brillantezza sia per quanto riguarda i temi che per il design. Lo scopo è quello di promuovere tutti nella blogosfera mondiale!
1. al ricevimento del premio, bisogna scrivere un post mostrando il premio e citare il nome di chi ti ha premiato mostrando il link del suo blog;
2. scegli un minimo di 7 blog (o di più) che credi siano brillanti nei loro temi o nel loro design. Esibisci il loro nome e il loro link e avvisali che hanno ottenuto il Premio “Brillante Weblog”
3. (facoltativo) esibire la foto (il profilo) di chi ti ha premiato e di chi viene premiato nel tuo blog.

Grazie Simjedi, apprezzo tantissimo ... ma non parteciperò stavolta perchè credo che mettere i miei blogs preferiti in un intero reparto di links sia più utile a farli conoscere. Esprimo la mia stima verso di loro visitandoli e quando è giusto commentandoli, coltivando così un rapporto speciale con delle persone speciali che sanno andare fra e oltre le righe di un ipertesto. Tu fai parte di questo con loro.
Grazie ancora

Bak O<-<

giovedì, luglio 3

Dialoghi del possesso

Mikele: "Jina, giochiamo al dottore?"
Jina: "Perchè insisti tanto Mikele, perchè?"
Mikele: "Voglio trovare una cura."
Jina: "Una cura per cosa?"
Mikele: "Per il taijin kyofusho."
Jina: "Ma noi non siamo giapponesi Mikele."
Mikele: "Scusa Jina, è che non riesco a smettere di sentirmici"
Jina: "Non dovresti cercare di essere samurai a tutti i costi, la nobiltà è un dono del cielo."
Mikele: "Scusami Jina, non ti disturberò più."

"Che c'hai in testa fratè?"
"Niente frate', la stessa cosa che c'hai te."
"La fica?"
"No, stiamo sottosopra perchè senno qui dentro non c'entravamo"
"Allora qualche strano pensiero fratè?
"Magari fratè, magari ..."
"Cosa ti turba fratè?"
"Qualche stronzo con la mano fredda mi sta tirando fuori."

"Ciao bella."
"Ma come puoi dirmi bella, sono orribile!"
"Ma è solo mattino, col passare del giorno lascerai tutti a bocca aperta."
"Ma che cosa dici, tu non capisci niente!"
"A mezzogiorno attirerai le prime attenzioni e ti lascerai respirare."
"Oddio, già mi sento a disagio. E pure tu, non starmi così vicino, mi si vedono tutti i segni della notte. E non fissarmi idiota!"
"Vedrai che arrivata la sera, il tuo sguardo farà cadere tutti come mosche, prima ancora che sia la morte a farlo."
"Ma che dici, stupido! Come faccio adesso, ogni secondo che passa è una traccia in più, un'immagine stanca. Non mi vorrà nessuno. Ti odio!"
"Hai ragione, ti lascio in pace Solitudine."

"Parlavo con Eco, e mi sono reso conto di una cosa strana."
"Di cosa?"
"Forse sognavo."
"Mentre parlavi?"
"No, mentre dormivo."
"Ma cosa?"
"Parlavo e il ripetuto tornava a me in ordine inverso. Capivo tutto."
"Allora sognavi!"
"No parlavo meco."

Deliquio post-datato

Ritrovo in questo pezzo granelli e frammenti di quella forza che mi rendono estraneo alla normalità.
Mi covo nel disprezzo fratelli e commenti di bella scorza se difendono coetaneo la mortalità.
Ci provo bel cipresso brandelli a fomenti d'ascella si fondono spontaneo la porta di là.
Vi sono nel complesso castelli fondenti ad arcella e il condono terraneo fa scorta di crack.
Etc etc etc ...

lunedì, giugno 30

La casa vuota

scatolonichiavibustecongenerialimentaripiantemort
eunabottigliadiketchupunadisenapeunalattadiRedBu
llunpezzodiburrovecchiounacassettadegliattrezzies
plosabustevuoteunassedastiroilcanedelpadroneche
miguardabenevolounguestbooklontanoanniluceuno
rologiodapolsoappesoinbagnounospecchioconlacor
nicediperleviolaunabatjourdipintaduecampioncinidi
shampoointattinelladocciaunquadernocheperrispett
odimestessoholettoperlaprimavoltatuttod'unfiatoilq
uadernodeimessaggiincuimettevotuttomestessoperr
iceveresempreesoloistruzioniperl'usounpostitchese
nzaeducazionemiparlaall'imperativocomesempreun
cdviolacreatoil23giugnochemiaccusaemiadulacome
soloundemoniosafarecomeungremlinsimoltiplicane
llelacrimecomeunasigarettachenonaccendero'maipi
u'nellavita.

Mi sposo a me stesso, finche' morte non mi separi.

O<-<


Discover Radiohead!

giovedì, giugno 26

Ero indeciso tra IODIO e L'ASSENZIO, ma alla fine dovevo scegliere.
Nei momenti più decisivi della mia vita mai nessuno come i Bluvertigo hanno colto più nel segno.
Ho tirato la bomba atomica su Hiroshima perchè non sopporto più nulla.

O<-<

martedì, giugno 24

Inchiostro simpatico

Ho scritto "t'amo" sulla cartina
con del succo di limone
se non avessi scritto questa canzone
tu non l'avresti saputo mai





Discover Coldplay!

venerdì, giugno 20

E' nata RadioPazza!

Oggi Grex e Bak inaugurano RadioPazza. Magari non abbiamo gli stessi gusti ma ci siamo divertiti un casino!
E' solo l'inizio ...

Puoi scaricare la puntata qui.

Oppure visitate il blog di Radiopazza.

domenica, giugno 15

Ode alla luna

O luna piena che navighi il cielo,
velata da un sottile manto di foschia,
ti vedo passare fra antenne e pinnacoli
di una barcellona nel pieno del suo sogno.
Il mio occhio si adatta, in questa apparente oscurita',
e vedo ogni cosa come scolpita nell'argento.
E' difficile scrivere queste parole in tanta poca luce,
ma il cuore guida la mano
e le righe non chiedono piu' di essere percorse nella loro perfetta precisione.
Ogni suono vaga nello spazio,
come amplificato da ogni tuo vibrare
ad ogni nube che passa e leviga le tue rughe.
Quanti anni hai, O Luna?
Quanti cicli del sole hanno scaldato il tuo viso a noi sconosciuto?
Il mare sussulta al tuo richiamo e mi accorgo,
al passaggio dei gabbiani insonni
e al battere delle ore del campanile,
che il mio cuore e' con te ...

Notte del 27/10/2004 ore 3 am circa, Barcellona.

sabato, giugno 14

Potlatch



Oggi ho sofferto più che mai il vento, ma con un piccolo sforzo sono riuscito a cambiare punto di vista. Ho scelto di viverla come fosse un privatissimo Ramadan.
Alla fine comprendi che nel portarti verso il limite qualcosa si sblocca, qualche sovrastruttura del pensiero che non trova energie sufficienti nel cervello.
Il freddo, lo stress, la fame, la disidratazione rendono il corpo avido e la mente pigra ... cessando per brevi ed intensi attimi il dialogo interiore.
Ho ascoltato la radio tutto il giorno e il grande Random vuole che io sia rimasto colpito da questi solchi nel disco, fra i quali alcuni a me sconosciuti:


Discover Lenny Kravitz!



Discover The Police!



Discover Foo Fighters!



Discover Johnny Cash!



Lucio Battisti - Vendo Casa


Finalmente sono tornato a piangere, credevo il mio cuore non mi volesse più.
La natura ha un equilibrio sottile. Voglio credere che donandole senza riserve ci restituisca un immenso potere.

O<-<

venerdì, giugno 13

QUID MATRIX EST?




Ero piccolo ... avrò avuto diciott'anni.
Chiedevo al mio vicino di casa Ugo (ingegnere e venezuelano) di aiutarmi a ripassare matematica.
Premetto che sono sempre stato un talento naturale, ma stavolta mi ero intoppato sul calcolo differenziale: proprio non mi entrava in testa sta cosa degli integrali e delle derivate. Non capivo a cosa servissero.
Ugo ce la mise tutta, ma purtroppo gli ingegneri (saranno anche bravi nel loro lavoro, per carità) non sono fatti per insegnare, non hanno la dote dei rapporti umani ... anzi, voglio credere che gli sia stata tolta all'atto di iscriversi all'università, così magari qualcuno bleffando se la sia solo nascosta in qualche orifizio segreto.
Vabbè ... fatto sta che un bel giorno, alla mia ennesima perplessità di fronte all'argomento, Ugo mi rivela l'esistenza del calcolo matriciale. Mi dice che ad esempio, per fare prima, si usano le matrici.

...vuoto totale...

Diplomatomi all'I.T.I.S "Michael Faraday" pensai di farmi convincere da un amico ad iscrivermi ad ingegneria informatica all'Università di Tor Vergata (2 ore di mezzi pubblici di distanza da casa mia ... e 2 di ritorno).
Mai commisi errore più grande: il mio amico si ritirò il secondo giorno, io resistetti 2 mesi poi tentai di prepararmi a casa.
Fu l'anno del fallimento, fu l'anno in cui la fenice bruciò per risorgere.
In quanto alla matrice capii un paio di cose importanti: 1) con il calcolo differenziale la faccenda si complica, non si semplifica; 2) è immensa la potenza descrittiva quando la si usa in geometria.

A quella facoltà offrii il palmo della mia mano sorretto dal braccio teso in avanti ed uno sguardo placido da Buddha che sovrastava il pronunciare delle mie labbra: NO

O<-<


Discover Stereophonics!

giovedì, giugno 12

L'uomo e il mare

Uomo libero, amerai sempre il mare!
Il mare è il tuo specchio: contempli la tua anima
nel volgersi infinito dell'onda che rotola
e il tuo spirito è un baratro altrettanto amaro.

Ti piace sprofondare nella tua stessa immagine;
L'abbracci con gli occhi e con le braccia, e il tuo cuore
si distrae qualche volta dal suo proprio rumore
al suono di quel lamento selvaggio e indomabile.

Siete ambedue tenebrosi e discreti:
uomo, nessuno ha sondato il fondo dei tuoi abissi;
o mare, nessuno sa le tue ricchezze intime,
tanto siete gelosi dei vostri segreti!

Pure, da un numero incalcolabile di secoli
voi due vi combattete senza pietà né rimorso,
talmente amate la carneficina e la morte,
o lottatori eterni, fratelli implacabili!

tratto da: Charles Baudelaire - "I Fiori del Male".

lunedì, giugno 9

La (pen)isola che non c'è 2


I did it again ...
I was very late yesterday night, so late that it was today since three hours and a half.
It's the reason why I fell asleep again ... under a bright hot sun.


i'malifeguardagaininthiscircularbeachandthere'sastr
angewoodenstructurelikeacorridorthatelevatesallarou
nd.igoclosetotheseabutitsuddentlyexplodeslike.abigw
alloffoamywaterrunstomeanditurnandshout"it'scomiiii
iing"andiruntothewoodstructureandiclimbonitandi'msa
febuti'mworriedaboutmywetpocketswithmymobilesin.the
seaiscalmagainbutidon'tmoveandagainitexplodesandano
thertsunamiinvadesthebeach.ibegintothinkthisisnorma
lityhere.nowit'smybreakforlunchandicarryabeachchair
withmetohaveagoodrestsomewhereelse.

I wake up, a friend tells me hello and asks me if I had a good sleep. I thank him and sleep again.

mybreakisovernowihavetogobacktoworkbuti'minabigpark
ingandtheonlybuildingiseeisthePlazadeTorosMonumenta
lmaybethebeachisbehinditsoigoinsidebutigetlostlikei
naspiralmazeofstairsuntiligettoaticketcounter.i'mat
theColosseometrostationandiwaitinaqueuetoaskinforma
tionsbutitmovesslowandi'minahurrysoipushawaythestup
idguyinfrontofmebecauseiswastingmytimewithstupidque
stionstotheticketssellerandiaskhowtogetoutofthemaze
andgettherightwaytogobacktothebeach.iopenthelastdoo
randi'minastadiumlikealandingrunwaywhereeverybodywa
lksandstaresintheskylookingterrifiedsoiturnmyheadan
diseeanenormousstormandaplanecaughtbyalightningloos
ingitswingsandfallsontherunway.ithinkthatitwillhita
ndkillallofusbutitstopsbeforeandeverybodycalmlybegi
ntoopenallthesuitcasesandluggagesfallenoverboardand
ithinkthatmaybeishoulddothesamemaybeicouldfindagood
laptopcomputerformebutiknowit'snotimportantihavetog
otowork.ilookatsomefrightenedgirlsandireachthemtohe
lpbutwhenidropthebeachchair...

I wake up.


Discover Depeche Mode!

martedì, giugno 3

La (pen)isola che non c'è



Oggi crollavo di sonno ...
Dopo una serie di notti insonni finalmente mi sento abbastanza stanco da non curarmi affatto delle apparenze. Mi addormento a pancia sotto col sole sulla schiena.
E sogno ...

mimandanoafareilbagninosudiun'isolamaccheddicouna
penisolacuilamareagoverna.ècomeungrandevillaggiom
entreincimaallacollinasistaccaunaroccadoveèrisapu
tochelareginadispagnavaaprendereilsoleenoibagnini
abbiamolapostazioneprincipale.siamotantietuttigio
vani.iovadoallapostazioneedèbellissimalaroccaastr
apiombosulmareconsottoscoglieunmaregrande...maivi
stounmarecosìgrande!cosìgrandedanonfartisentirepi
ccolomabensìimmensocomelui.misiedovicinoallaregin
adispagnatimidamenteleiènormaleunapersonanormalea
nonimalechiedocomecisirivolgealeieleimidicecomepr
onunciandoilsuosemplicenomecheoranonricordopiùled
ico"semipermetteledaròdellei".la(pen)isolaèstrana
ricordodiesserearrivatoviaterramanonavreisaputoma
iandarvia.eranotutticordialimaancoradiffidenticon
me.eranotuttiguardianidelmarecomemetuttigiovanied
abiliguardianidelmarecheadifferenzamiaconoscevano
isegretidella(pen)isolaconunsorrisodisottecchicon
unaserenitàpanteista.iosonol'unicoadessersiportat
ouncomputeruntelefonoedaltrestronzateementremiaff
accioinunbalconeverandatosullostrapiombodoveholas
ciatolemiecoseinciampoesfondolaparetecheparefatta
dicartonerimanendopenzolantenelvuoto.gridoaiutoem
itendonolamanomitiranodentroescherzosamentefingon
odilasciarmicaderepensoallemiecoseoramaipersenell
'obliodelleacquebluemivoltoaguardare.alpostodello
strapiomboapparivaoraunagigantescadunadisabbiache
dalmaresispingevasufinoaimieipiedinudi.scendoesca
voritrovandotuttiglioggettipersinellasabbiaasciut
ta.ilmioanimoèserenoenoncertoperquattrocoseacuigi
ànontenevopiù.nonostanteciòmiaffrettoprimacheilma
resiridivoriladuna.èarrivatoilmomentodifarsiungir
oeiocompiocome270°intornoimmaginandochelaroccacon
lapostazionesianoilnord.partivodamezzogiornoperar
rivarealle9della(pen)isolasenzamaiincrociareilsen
tierocontinentale.sullarivavedoarrivareun'enormet
sunamiprontoadistruggermierisucchiarmimentreimmob
iletentodifuggiredalrisucchiodiacquaeventoepropri
ounistanteprimadell'impattol'ondamaestosasidivide
induelasciandomiinermeedinertesenzalaminimabricio
laditimoreaddosso.dentrorestocolpitosolodalsensod
ipace.miincamminosempreinsensoorarioversole3einiz
iaanevicarediunbiancocandidosenzafreddocomefosseu
n'esplosionedibolledicotoneacielolimpidopoiproseg
uendoversole5miritrovoinmareanuotaretraleondepiùl
ungheeperfettecheabbiamaisentitosullapelle.arriva
toalle6tornoversolaroccadoveunafestaeraincorso.mil
asciodietroognisensodicolpa.

Mi risveglio felice in un bagno di sudore.

O<-<


Discover Seal!

lunedì, giugno 2

Capitano! Mio capitano!

E quantunque, di tutti gli uomini, il tetro capitano del «Pequod» fosse il meno dedito a quella specie di vanissima presunzione; quantunque il solo omaggio ch'egli sempre richiedeva fosse l'obbedienza assoluta e istantanea, e non pretendesse che ciascuno si togliesse le scarpe prima di salire sul cassero; quantunque ci fossero volte che, in relazione a circostanze speciali connesse con avvenimenti che in seguito specificherò, egli rivolgeva loro la parola in termini insoliti, o di condiscendenza o in terrorem o altrimenti, pure nemmeno il capitano Achab in nessun modo trascurava le forme e le usanze essenziali del mare.
E forse non mancherete eventualmente di accorgervi che qualche volta dietro a queste forme egli, per così dire, si mascherava, adoperandole di passata per altri e più privati fini che non quelli cui esse dovevano legittimamente servire. Quel certo sultanismo del suo cervello che sarebbe altrimenti rimasto in gran parte inespresso, quello stesso sultanismo s'incarnava, attraverso queste forme, in una irresistibile dittatura. Poiché qualunque sia la superiorità intellettuale di un uomo, essa non può mai assumere una supremazia pratica e utile sugli altri senza l'aiuto di qualche artificio o schermo, che in se stesso sarà sempre più o meno basso e meschino. Ed è questo che sempre trattiene i veri prìncipi dell'impero di Dio dal prendere parte ai comizi elettorali, e lascia i più alti onori che questa atmosfera possa concedere a quelli che si rendono famosi più per la loro infinita inferiorità a quell'occulto pugno d'uomini scelto dal Divino Inerte, che non per la loro indubitata superiorità al morto livello della massa. Una così grande virtù si cela in queste cose piccine, quando un'eccessiva superstizione politica le investa, che in certi casi regali esse hanno conferito potenza persino alla fatuità idiota. Ma quando, come nel caso dello zar Nicola, circonda una testa imperiale la rotonda corona di un impero geografico, allora le greggi della plebe s'appiattiscono avvilite dinanzi all'accentramento mostruoso. E il tragico drammaturgo che volesse dipingere l'indomabilità umana nel giro più ampio e nell'azione più diretta ch'essa possiede non dovrebbe mai dimenticare un accenno, incidentalmente così importante per la sua arte, come quello cui ora si è alluso.
Ma Achab, il mio capitano, si muove sempre innanzi a me in tutta la sua scabra severità di nantuckettese, e in questo episodio che riguarda Imperatori e Re io non devo nascondere che ho soltanto a che fare con un vecchio povero cacciatore di balene e che perciò tutti i maestosi ornamenti e finimenti esteriori mi sono negati. Oh, Achab! Quello che in te sarà grande dovrà di necessità venir strappato ai cieli, pescato nel profondo dei mari e foggiato nell'aria incorporea!

Herman Melville, "Moby Dick. La Balena" - 1851.


Discover Moby!

giovedì, maggio 29

Spire di vento

Le coccinelle si rifugiano nella loro corazza a riva, sui pali di legno issati a sostenere i salvagente.
Le morte conchiglie si stagliano precise su questo piccolo deserto, prima nascoste da una pettinata e ferrosa sabbia.
Il vento colpisce da tramontana, poi da maestrale e poi ruota ancora le bandiere a schivare lo scirocco.
E il mare, amico mio severo, mi richiama a se.

O<-<

domenica, maggio 11

Il libro dei mutamenti

Oggi stavo al mare, facendo il mio lavoro, quando mi ricordo di aver portato con me un libro assai caro (affettivamente). Eh si, perchè mi ha sempre aiutato quando avevo domande nei confronti di me stesso. Soprattutto domande delle quali conoscevo, ma senza ammetterle, le risposte: Il Manuale del Guerriero della Luce di Paulo Coelho.
Molti condannano questo autore o perchè troppo new age, o perchè troppo religioso, o perchè troppo citato, o perchè troppo.
Io lo stimo, mi piace, lo leggo e mi ci commuovo pure.
Questo librettino piccolo piccolo è da anni il mio I-Ching. Faccio una domanda al libro e apro a caso, cercando di non farlo sempre dalla parte centrale. Ma tanto alla statistica chi ci crede? E' più bello credere all'oracolo.
Oggi per la prima volta ho fatto un'orecchietta in fondo alla pagina, forse ciò condizionerà tutte le future estrazioni ... ma valeva la pena.
Prima di riportare il brano interessato, vi copio e incollo ciò che wikipedia dice dell'I-Ching:

Libro dei Mutamenti
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il Libro dei mutamenti[1] (易經 pinyin yì jīng, Wade-Giles I Ching[2]), conosciuto anche come Zhou Yi 周易 o I Mutamenti (della dinastia) Zhou è ritenuto il primo dei testi classici cinesi sin dalla nascita dell'impero cinese (II secolo a.C.). È sopravissuto alla distruzione delle biblioteche operata dal "primo imperatore", Qin Shi Huang Di.

Lo Yi Jing è diviso in due porzioni, jing 經 o 'classico' e zhuan 傳 o 'commentario', composti in momenti differenti ma tramandati come testo unico da due millenni circa. La porzione jing è composta da sessantaquattro unità, ognuna basata su un esagramma (gua 卦) composto di sei linee che sono o continue (---) rappresentanti il principio yang o interrotte (- -) rappresentanti il principio yin.

Considerato da Confucio libro di saggezza è utilizzato principalmente a scopo divinatorio.

Storia [modifica]

Anche se la tradizione attribuisce la scrittura della porzione jing al re saggio fondatore della dinastia Zhou occidentale (il re Wen, che regnò tra il 1099 e il 1050 a. C.) e a Zhou Gong 周公 (morto ca. 1032 a.C.), ed anche se probabilmente contiene materiali di quell'epoca, è probabile che riceva la struttura che accettiamo come definitiva solo alla fine della dinastia Zhou occidentale o addirittura all'inizio del periodo Zhou orientale.

Tradizionalmente si credeva che i princìpi dell'Yi Jing avessero avuto origine dal leggendario eroe Fu Hsi (伏羲 Fú Xī). Questa tradizione lo vede come uno dei primi sovrani della Cina (date tradizionali a.C.), a cui sarebbero stati rivelati i trigrammi (八卦 bā gùa), in maniera soprannaturale. A partire dal tempo di Yu (禹 Yǔ), i trigrammi erano stati sviluppati in esagrammi (六十四卦 lìu shísì gùa), che erano stati registrati nella scrittura Lian Shan (《連山》 Lián Shān, detta anche Lia Shan Yi). Lian Shan, che in cinese significa "montagne continue", comincia con l'attuale esagramma n.52 (艮 gèn), che rappresenta due montagne una sopra l'altra e che si ritiene sia all'origine del nome stesso della scrittura.

In uno dei più importanti commentari al testo ('Xici zhuan' 繫 詞 傳) si dice "Il Libro dei Mutamenti è alla pari dei cieli e della terra e quindi è in grado di valutare perfettamente la via dei cieli e della terra" (yi yu tian di zhun, gu neng mi lun tian di zhi dao 易 与 天 地 准,故 能 彌 綸 天 地 之 道). L'I Ching è stato infatti spesso inteso come un microcosmo che comprende in se la via dell'universo.

La filosofia del "cambiamento" derivante da questo e da altri testi ha influenzato notevolmente la letteratura e l'amministrazione del governo della dinastia Zhou. Essa venne elaborata nel tempo e l'Yi Jing era completo all'incirca al tempo di Han Wu Di (漢武帝 Han Wu Di), durante la dinastia Han (200 a.C. circa). Quasi tutti i commentatori confuciani hanno studiato e commentato il testo, ed i primi commentari canonici al testo (Yi zhuan 易 傳) vengono attribuiti allo stesso Confucio. Comunque il testo non è stato fondamentale solo per i confuciani ma anche per i Taoisti, ed è stato utilizzato anche da molti buddisti. Dalla data della sua prima pubblicazione (parziale) in latino (1687) è diventato anche il più conosciuto testo cinese in occidente.

Fu fondamentale, per la sua diffusione in Europa, l'introduzione di Carl Gustav Jung alla traduzione di tedesca di Wilhelm del 1924.

Note [modifica]
^ La traduzione dal cinese all'italiano a cura della Fondazione Eranos di Ascona, preferisce tradurre "I" con "versatilità" invece di "mutamenti".
^ A seconda della romanizzazione utilizzata vengono usati anche altri nomi: I Jing, Yi Ching, Yi King.
^ Richard Wilhelm, I King (Il libro dei mutamenti), Astrolabio, Roma 1949

Bibliografia [modifica]
(EN) Edward Shaughnessy. I Ching: The Classic of Changes. Ballantine Books, 1998. ISBN 0345362438

Voci correlate [modifica]
Casualità
Sincronicità
Richard Wilhelm
Carl Gustav Jung

Ok, lo so, vi annoio con wikipedia, ma è troppo divertente hypernavigare per le idee che associo.
E poi ho escluso tutta la parte della consultazione, non era il caso.
Tutto questo per cosa? Per una domanda? Ma da dove viene questa domanda? Da dove sgorga? Dove si genera? Di quale necessità è figlia?

Tratto da Manual del guerrero de la luz, di Paulo Coelho, Editorial Planeta (Barcelona - ES), 25esima edizione, pag. 98:

El luchador experto aguanta insultos; conoce la fuerza de su puño, la habilidad de sus golpes. Ante un oponente desprevenido, le basta mirar al fondo de los ojos para vencerlo sin necesidad de llevar la lucha a un plano fisico.
A medida que el guerrero aprende con su maestro espiritual, la luz de la fe también brilla en sus ojos, y él no precisa probar nada a nadie. No importan los argumentos agresivos del adversario, diciendo que Dios es una superstición, que los milagros son trucos, que creer en ángeles es huir de la realidad.
Como buen luchador, el guerrero de la luz conoce su inmensa fuerza, pero jamás lucha con quien no merece el honor del combate.

Mettersi lì a ricopiare brani interessanti è sempre stato il mio metodo di studio. Ti obbliga a r-i-p-e-t-e-r-e tutte le parole nella loro concatenazione con assoluta pazienza, tanto che ti invade la mente tutto il senso celato dagli spazi e dai suoni che pensi ripetendo senza voce proferire.
E proprio mentre ricopio dattilografando mi rendo conto che non era questo il brano che volevo citare, ma bensì un'altro che non riesco a trovare in nessun modo. Come sempre l'oracolo mi strappa un tenero sorriso dalla bocca ...
E non voglio credere di aver sbagliato io a fare la piega sul foglio di carta, no.

O<-<

giovedì, maggio 8

taijin kyofusho

Ho cercato, dopo aver letto un post di Museum, chi o cosa era Taijin Kyofusho. E su wikipedia ho trovato questo:

Taijin kyofusho
From Wikipedia, the free encyclopedia
• Have questions? Find out how to ask questions and get answers. •

Taijin kyofusho (対人恐怖症, TKS, for taijin kyofusho symptoms), is a Japanese culture-specific syndrome, Culture-Bound Syndrome, (cultural disorder, or mental illness).

The term taijin kyofusho literally means the disorder (sho) of fear (kyofu) of interpersonal relations (taijin). Dr. Morita Masatake (also known as Morita Shoma) described the condition as vicious cycle of self examination and reproach which can occur in people of hypochondriacal temperament.

In the West, taijin kyofusho is usually described as a form of social anxiety (social phobia), with the sufferer dreading and avoiding social contact. However, instead of a fear of embarrassing themselves or being harshly judged by others because of their social ineptness (as in cases in the Western world), sufferers of taijin kyofusho report a fear of offending or harming other people. The focus is thus on avoiding harm to others rather than to oneself.

In the official Japanese diagnostic system, taijin kyofusho is subdivided into the following categories:
Sekimen-kyofu, the phobia of blushing
Shubo-kyofu, the phobia of a deformed body, similar to Body dysmorphic disorder
Jikoshisen-kyofu, the phobia of eye contact
Jikoshu-kyofu, the phobia of having foul body odor

Since it is not prevalent in American culture, taijin kyofusho is not detailed in the DSM IV. This is under debate, however, as symptoms indicative of taijin kyofusho are sometimes found in patients in the United States.

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Treatment

The standard Japanese treatment for taijin kyofusho is Morita therapy, developed by Dr. Morita Masatake in the 1910s as a treatment for the Japanese mental disorders taijin kyofusho and shinkeishitsu (nervousness). The original regimen involved patient isolation, enforced bed rest, diary writing, manual labor, and lectures on the importance of self-acceptance and positive endeavor. Since the 1930s, the treatment has been modified to include out-patient and group treatments; this modified version is known as neo-Morita therapy.

[edit]
See also
Hikikomori
NEET
Anthropophobia

[edit]
References
Suzuki K, Takei N, Kawai M, Minabe Y, Mori N. (2003). "Is Taijin Kyofusho a Culture-Bound Syndrome? [letter]". Am J Psychiatry 160(7): 1358. full text
Maeda F, Nathan JH (1999). "Understanding Taijin Kyofusho through its treatment, Morita therapy". J Psychosomatic Research 46(6): 525-530. PDF version



Magari Museum intendeva questo brano



Grazie Museum!!!

martedì, maggio 6

Meme e sempre me

Regole:

a) indicare il blog che vi ha nominato e linkarlo;

b) inserire le regole di svolgimento;

c) scrivere sei cose che vi piacciono;

d) nominare altre sei persone affinché proseguano il meme;
e) lasciare un commento sul blog dei sei prescelti amici memati.
Tutto chiaro??? Le cose che sapete già, tipo musica, teatro, archeologia, montagna e cibo, saranno taciute.

Svolgimento:

a) Mi ha nominato la dottoressa Dressel col suo blog http://maestro-e-margherita.blogspot.com

b) vedi sopra.

c) mi piace: 1) I films di Jan Svankmajer
2) Circondarmi di gente interessante
3) Comprare nuovi strumenti musicali/elettronici
4) La doccia calda calda calda per ore ore ore
5) Guidare fino alle terme vicino al lago di Bolsena, con corredo di
amici, belle donne, brachetto frizzante, griglia e ciccia
6) Viaggiare nella natura (in qualsiasi modo sia possibile)

d) http://cafeabsurd.blogspot.com/
http://lowcostgeneration.blogspot.com/
http://geoportu.blogspot.com/
http://memoriediunpescerosso.blogspot.com/
http://sgamopoli.blogspot.com/
http://noneraprevisto.blogspot.com/

Ho barato un pò e spero di non offendere nessuno ...

O<-<

mercoledì, aprile 30

Ex-frame



Eppure il film lo avevo già visto, uno dei miei films preferiti.
Avevo visto già tutto: l'incontro dove si faceva terapia di gruppo, la sparizione, le incursioni a paper street, il sesso ... e la fine.



Avevo visto Starbucks, avevo visto le torri, avevo visto il futuro. E gli sono andato incontro a faccia avanti, senza paura alcuna, solo col timore di non riuscire a farmi male abbastanza per tornare a sentire il mio fiato sordo andare e venire dai polmoni, mentre giaccio a terra per lasciare la mia maschera di sangue.



Ho visto oltre l'ultima pizza, ho visto l'n+1 fotogramma uscire dallo schermo per scherno.
T mi aveva avvisato: "Non devi mai parlargli di me."

"Se avessi un tumore lo chiamerei M. ... M. Il taglietto sul tuo palato che si rimarginerebbe, se smettessi di stuzzicarlo con la lingua... ma non puoi."

"Bisognava riconoscerglielo, aveva un piano e cominciava ad avere un senso alla maniera di T. Niente paura, niente distrazioni, la capacità di lasciarsi scivolare di dosso ciò che non conta."

"Uno non può sposarsi... Ho trent'anni, sono piccolo."

"Abbiamo avuto un'esperienza di quasi vita!"

"Congratulazioni, ora hai fatto un passo verso il fondo."

"Corri, Forrest Gump! Corri!"

"Mi hai conosciuto in un momento molto strano della mia vita!"

"Non crederai mai al sogno che ho fatto stanotte." - "Io non riesco a credere a niente di quello che è successo stanotte!"

Ora prendete questi brani e scomponeteli, smembrateli, rimontateli, deframmentateli, incollateli, strappateli, impastateli e avrete comunque di fronte la mia storia.

O<-<

giovedì, aprile 17

Se vuoi vivere felice

Se vuoi vivere felice

Passa tranquillamente tra il rumore e la fretta, e ricorda quanta pace può esserci nel silenzio.
Finchè è possibile senza doverti mai abbassare sii in buoni rapporti con tutte le persone.
Dì la verità con calma e chiarezza; ascolta gli altri, anche i noiosi e gli ignoranti; anche loro hanno una storia da raccontare.
Evita le persone volgari ed aggressive; esse opprimono lo spirito.
Se ti paragoni agli altri, corri il rischio di far crescere in te orgolgio e acredine, perchè sempre ci saranno persone più in basso o più in alto di te.
Gioisci dei tuoi risultati così come dei tuoi progetti.
Conserva l'interesse per il tuo lavoro, per quanto umile; è ciò che realmente possiedi per cambiare le sorti del tempo.
Sii prudente nei tuoi affari perchè il mondo è pieno di tranelli.
Ma ciò non acciechi la tua capacità di distinguere la virtù; molte persone lottano per grandi ideali, e dovunque la vita è piena di eroismo.
Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti e neppure sii cinico a riguardo dell'amore; poichè a dispetto di tutte le aridità e disillusioni esso è perenne come l'erba.
Accetta benevolmente gli ammaestramenti che derivano dall'età, lasciando con un sorriso sereno le cose della giovinezza.
Coltiva la forza dello spirito per difenderti contro l'improvvisa sfortuna.
Ma non tormentarti con l'immaginazione. Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di là di una disciplina morale, sii tranquillo con te stesso.
Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle; tu hai diritto di essere qua. E che ti sia chiaro o no, non vi è dubbio che l'universo ti si stia schiudendo come dovrebbe.
Perciò sii in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca, e qualunque siano le tue lotte e le tue aspirazioni, conserva la pace con la tua anima pur nella rumorosa confusione della vita.
Con tutti i suoi inganni, i lavori ingrati e i sogni infranti, è ancora un mondo stupendo.
Fai attenzione.
Cerca di essere felice.

TROVATA NELL'ANTICA CHIESA DI SAN PAOLO, BALTIMORA. DATATA 1692.

domenica, marzo 30

In-tenso

- Quanto vorrei ...

Questo ci esce dalla bocca quando guardiamo fuori. Fuori da noi stessi, dal nostro piccolo insieme di cose.
E dalla stanza accanto la solita voce sarcastica:

- Quanto vorresti?
Ma sta zitto che hai un sacco di cose, hai avuto un sacco di cose.
E poi smettila di parlare al condizionale ... dai su! Dimmi qual'e' la condizione per la quale tu vorresti.
Andiamo su, parla!

E tu zitto per due ragioni: la prima e' che ti fa sentire nobile sopportare i soprusi, la seconda invece e' che speri solo che si stanchi di rimproverarti.
Stavolta pero' rispondi acido:

- Ma insomma! Possibile che ogni volta devi punzecchiarmi?
Perche' non la smetti di smontare i miei sogni e non mi dai una mano?

- Ma io lo sto facendo.

O<-<

giovedì, febbraio 28

Questa strana città: 8 minuti ... 3 anni fa e nulla e' cambiato



Ho solo 8 min di crdt e quindi saro' brv.Tengo 9 giorni di lavori forzati
attacati e per giunta di chiusura, quindi mi tocca pulire il negozio da tutto lo
schifo di una giornata di turisti e non.Nn c l fcc piu' ...Dormo cada dia fino
all'1 ed esco alle 2 di casa ... ch vt d mrd!Nn vd l'r d ssr rcchssm!!!Hasta
pronto



A a H a B



posted on 15-02-2005


Non sapevo che gia' stessi creando dei sigilli.

Numeri e sillabe non hanno risolto il problema di non riuscire a riacquistare il tempo svenduto sul mercato.

Sono scarso nel business.


O<-<


lunedì, febbraio 18

Questa strana citta': La mossa di Zidane (Come Batman e Robin) ... pre-mondiali di furto



Lo siento mucho, sono sparito dalla rete per molto tiempo, esattamente da
quando sono tornato di la' (o di qua'?) per ritornare di qua' (e quo'? e qui'?).
A parte una breve e fugace apparizione per qualche notiziola al volo.Il tema di
questo testo e' la saga di Batman e Robin.Accadde una notte ... (echi letterari)
... io e Marco usciamo per farci due risate quando all'improvviso assistiamo al
compiersi di un crimine. Un marocchino ubriaco attacca bottone con uno spagnolo
ubriaco piu' di lui, il tutto alla luce dei lampioni della rambla.Tutto risale a
demasiado tempo fa, o almeno troppo per la mia fragile e delicata RAM.Tornando
ai fatti, cosa vedono i miei occhi? Cio' di cui Marco mi ha parlato piu' volte,
la tecnica della famosa "mossa di Zidane".... La "mossa" consiste in un
approccio di argomento calcistico per finire poi con una dimostrazione pratica
di come il grande Zizou ti "scippa" il pallone. Fatto sta che invece cosi' ti
scippano il portafogli ...Per farla corta, per farla breve ... vedo un gesto
felino compiersi in un microsecondo: il marocchino sfila via qualcosa dalla
tasca del tizio e solo allora lo lascia in pace fingendo di non avere piu'
argomenti.A questo punto entra in azione il super-eroe di Barcellona, BatMarco!
Di condeguenza io ho indossato la mia tutina di lycra colorata e ho finto di
essere un degno Robin.BatMarco si avventa sul marocchino e gli intima, al grido
di "FERMO, POLIZIA!", di non compiere altri passi. Lo prende per il collo e lo
perquisisce trovandogli in tasca un passaporto spagnolo e venticinque euro in
contanti! Il nostro eroe non vuole compiere un arresto, vuole solo che venga
restituito il maltolto, quindi lo lascia andare fra mille imprecazioni che vanno
in fade out di pari passo con la fuga.Io, ancora a bocca aperta, lo accompagno
dai poliziotti sulla Rambla - visto che lo spagnolo ubriaco se ne era andato
chissa' dove a fare pipi' - che ci assicurano di rintracciare il tizio e di
ridargli sia il passaporto che il denaro (chissa' perche' ero un pochino
scettico sulla seconda ipotesi, forse perche' devo vilmente ammettere che insani
pensieri mi sono passati per la mente).Morale: che cazzo ci fa uno spagnolo
sulla cinquantina ubriachissimo per la Rambla con il passaporto in tasca? Questa
e' una strana citta' ...Finale: di ripasso incontriamo il tizio di fronte alla
stazione della polizia e abbiamo cosi' l'occasione di accertarci dell'effettiva
onesta' dei poliziotti catalani. Anche perche' 25 euro sono pochi per
sputtanarsi la carriera....A questo punto ho perso gli appunti mentali delle
varie stranezze di cui volevo riempirvi i pensieri, tipo Cofferati sulla Rambla
ieri sera che guardava con ribrezzo un barbone dormire, oppure - 5 minuti fa -
il re-incontro con il serissimo pagliaccio chattatore. Forse pero' preferisco
richiamare alla mente un incontro accaduto prima di Natale: quando su Passeig de
Gracia mi sono fermato a chiaccherare con un filosofo di strada del quale
tuttora ignoro il nombre. In cambio dei panini di Starbucks mi ha regalato
alcuni suoi brevissimi scritti sulla sua idea di societa' civile.Riaccedero' a
questa casella email un po' piu' avanti nel calendario 2005. Ma il mio pensiero
e' sempre on the air per le vostre radioline.Baci



Alessandro alias Haikel alias Bak alias Robin



ps. Grazie per quel bellissimo risveglio con la musica di Pino al telefono,
il tuo e' stato un silenzio prezioso e pieno di parole.

pps. Luca, ho finito di leggere la tua tesi. La trovo appetitosa come le
patatine fritte che rubavo di nascosto in cucina prima di pranzo o di cena
mentre mia madre e mia zia si distraevano dalla padella ... hhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
(senza fiato) ... piu' buone di quando, ormai sazio, le trovavo sulla tavola
imbandita.

ppps. Mio caro Meson (o Mason? ancora ho dubbi) rivolgiti questa domanda
per distrarti dal contingente: "Am I so good to imagine all this?"

pppps. Bella Grex, ti sto aspettando compañero!

ppppps. Cari Ivano e Sabrina, ma almeno i surfisti si sono divertiti? Lo
so, quando sdrammatizzo a sproposito sono un vero bastardo ... mi mancano le
serate insieme, mentre Ivano martellava il vicinato col bonghetto alle 2 di
notte al canto di "Falla guariiiiiii ... falla guariiiiii".

pppppps. psssssssssssssss! E' finita la mail ...


posted by on 15-02-2005 22:41


Quella notte eravamo ubriachi, felici, amici, giovani, spensierati ... ma soprattutto liberi.

Fortunatamente BatMarco e' ancora nella mia vita. Oggigiorno andiamo insieme a fare jogging su a montjuic, usciamo a bere birra belga e ci picchiamo per strada.

Un anno di lavoro assieme all'Hard Rock Cafe' ci aveva come allontanati ma staremo piu' attenti.

Chi trova un amico trova un tesoro, e io sono ricco.

O<-<

sabato, febbraio 9

Questa strana città ... B-side ... Specchio riflesso



Scusate l'assenza ma senza senso non so stare senza ...Cominciamo bene!
Sono tornato da poco qui (o li'), e avevo molto da fare e da capire. Come
Alice nel paese delle meraviglie inseguo il coniglio bianco che a sua volta
insegue il suo stesso orologio che insegue il tempo. Le strane cronache
dall'aldila' dello specchio ... guardate Roma e Barcelona sull'Atlante. Non
faccio in tempo a prendere posto sull'aereo che gia' qualcosa di assurdo accade:
una coppia di giapponesi corredati di figlioletto capriccioso si accomodano due
file avanti a me. Fin qui tuttok, ma ad una certa il bimbo inizia a piangere con
un'energia spaccatimpani (tipo 2000 decibel) e la madre reagisce picchiandolo
sulla testa spietatamente. Sulle prime non mi stranisco, ma quando l'azione si
ripete mi strappo la camicia, i jeans e divento tutto muscoloso e verde ...
quindi la minaccio in un inglese-romanaccio che se avesse picchiato ancora il
bambino avrei avvisato il capitano e la polizia. Lei mi guarda per tutto il
viaggio con la coda dei suoi occhi a mandorla e la faccia indispettita, mentre
qualcun'altro molto piu' intelligente si inventa dal nulla un lecca lecca e un
giocattolo di plastica intuendo che il piccolo aveva paura dell'aereo. E il
padre? Assente per tutto il tempo, forse perso in qualche manga di ufo-robot.
All'arrivo mi trovo poi costretto in un'attesa di circa due ore e mezza per
incontrarmi col nuovo padrone di casa (approposito: prima partenza il sabato
mattina, io trovo due case fra cui scegliere il venerdi' alle 23.30 - checculo!)
all'aeroporto, perche' doveva venire a prendere un suo amico che arrivava dopo
di me. Io, non avendo le chiavi della nuova casa, non avevo neanche scelta.
Fattosta' che mi ritrovo col portatile acceso e cinque valigie intorno alla
stazione del treno col biglietto timbrato mentre mi guardo Alphaville di Godard
e i caotici viaggiatori di sottofondo, una specie di screen saver dietro lo
screen. La poca batteria mi ha sollevato il morale, perche' mi sembrava di
essere uno di quei turisti tecnologici che mi diverte tanto prendere in giro
...Quindi arriva Didac (si legge tipo Didath - all'inglese), il padrone di casa,
che di buon cuore mi va a comprare un panino per l'attesa ... visto che io stavo
stracarico (vi ricordate Tricarico? Buongiorno buongiorno io sono francesco e
questa mattina mi son svegliato presto ...) e avevo gia' passato il varco.
Insomma Didac e' un tipo normale e particolare insieme. La persona piu' normale
di Barcellona: 35-40 anni, pittore fancazzista, barcellonese D.O.C. simpatico e
fattone. Ma cio' che mi piace di piu' e' la sua correttezza. Pensate che siamo
rimasti daccordo sulla parola e l'ha mantenuta. Ora ho una stanza mia, grande e
con una bella finestra sulla strada. 4º piano senza ascensore ma in pieno
centro: Carrer Ciutat 13 4º-2ª Didac Pintor (incredibile ma e' pittore di nome e
di fatto) - per chi mi vuole scrivere - 08002 Barcelona España. Praticamente
dall'altro lato di piazza Jaume I rispetto alla signora bastarda di prima.
Ancora una volta dall'altro lato dello specchio (B-side). Vi raccontero' della
mossa di Zidane nella proximail, Batman e Robin sempre all'erta!Besos



Alessandro alias Haikel alias Bak



posted on 15-02-2005


Che dire? Incontrai per caso Didac nella stazione della metropolitana sotto la mia attuale casa, a Poble Sec. Lo hanno sfrattato dalla casa in centro (la mia cara Casa Amarilla).

Ci siamo abbracciati, ci siamo scambiati il numero di telefono e non ci siamo piu' rivisti.


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martedì, gennaio 29

Questa strana città ... vista da fuori ... vista dal futuro.



Ora sono qui, quale qui? Il qui di li' o il qui di li'? Sono qui e basta.
Chi di voi mi ha visto lo sa. Ricevo risposte e conferme da i miei
interlocutori, mai nessuna critica ... tipo: sei uno stronzo, non mi scrivi mai
in privato ... da una parte vorrei sapere, dall'altra no. Non e' importante. Vi
penso come ad una cosa sola, un unico volto fatto di tutti i vostri ... e mi
somiglia molto. Avro' modo, spero, di confrontarmi col me dentro di voi e, di
conseguenza, di confrontarvi col voi dentro di me. Lasciamo perdere ... Questa
strana citta' vista da fuori e' il ricordo di un sogno interrottosi al suonare
della sveglia ... non un paradiso, ma un inferno divertente ... sei sveglio(?) e
ti chiedi se sei Lao Tze o la farfalla. Lo que me flippa es que pienso en
espanol a mi suenos ... Sono in caduta libera dal cielo alla terra e come una
stella mi accendo per un istante. E' questo il sogno che ho espresso in silenzio
quando ne vidi una la scorsa notte di San Lorenzo all'Amanusa Beach. Volevo
essere anch'io il desiderio di qualcuno. E allora brucio forte, anche per un
solo istante, ma che scalda. Oggi e' cosi' ... oggi sono qui, ma quale qui? Etc
etc. Ovunque voi siate, siate felici.



Alessandro alias Haikel alias Bak



ps. Lo sapevate che Babbo Natale era alto e verde? La Coca cola lo reso
Grasso e Rosso, forse perche' mangiava bambini ... eh Gregx? Fatto sta' che fra
poco e' tempo di regali. Auguri di un Mary Christ(ono)mas(tic).


posted on 15-02-2005 22:39


Il sogno e la citta'. Il sogno e' la citta'. Le sue luci, i suoi rumori, i suoi personaggi, i suoi odori.

Mentre dormi ti contamina, ti innesta dentro sempre piu' elementi virali. Cosi' ti svegli bello malato di barcellinosi e non guarisci piu'.

Per quanto si possa odiare lo sporco e le folle di questo luogo, non si puo' neanche fare a meno di buttarsi sulla Rambla quando hai voglia di un bagno di folla come si deve, quando hai voglia di un racconto ingarbugliato in cui migliaia di vite si incrociano dopo kilometri e miglia percorse per passeggiare accanto a te ... e tu accanto a loro.

Credevo di esserci riuscito, credevo che la stella cadente avesse esaudito il mio desiderio ma mi sento ancora piacevolmente solo fra la gente.

Alla vigilia di grandi rivoluzioni personali resto incantato dal mio passato come fosse un tramonto sul mare ... lo stesso di Amanusa Beach, dove e' iniziato tutto.


O<-<

domenica, gennaio 27

Questa strana città ... click. Tempi andati ... clack.



Ciao a tutti .. clickiticlak! Oggi vi racconto delle avventure visive ...
tikitak! ..., quelle che si colgono dallo sguardo, dal modo di camminare e di
vestire delle persone ... clickiticlack! Iniziando dal mattino ... tak tak! ...
voglio riportare alla mente la scena di Marco (l'amico milanese) che da il
buongiorno ... click ... a Matteo (altra creatura vivente della casa). Marco:
"Hombre ..." Matteo: "Buongiorno!" Marco: "sfhwtbwthwqtbqthqtr?" Matteo: "Eh?"
Marco: "Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!!!" (pernacchione) Questo ... cataclick ... e'
per farvi capire con chi mi trovo in casa, almeno ho iniziato la giornata
ridendo ... cataclak! Andando al lavoro poi, diretto verso la metropolitana,
senzo un dolcissimo suono di flauto di Pan ... clak tik! ...e voltandomi vedo
che era l'arrotino con la vespetta attrezzata che richiamava i clienti (?,
secondo me non fa una lira - pero' altro che "E' arrivato l'arrotino
l'ombrellaio!" nostrano). Anche questo ha lasciato un'inaspettato ... :-) clak!
...sorriso sul mio volto affranto, in questi giorni, dalle preoccupazioni. Poi
al lavoro mi hanno messo per strada ... click click! ... a regalare assaggini di
"caffe' moca praline'" e "caffe' toffee nut latte" e mi incrocia ... tikitak!
...due volte un tipo, distinto ed elegante, che sulle prime mi parla in perfetto
inglese ... takititik! ... e se ne va ... piu' tardi al suo ritorno mi parla in
perfetto spagnolo. Molto simpatico ... pensate che quando due giovanotti col
volto da indio-americano mi chiedono cosa ci mettiamo nelle bevande ... tak! ...
in offerta ... tik! ... ha risposto lui dicendo "tranquilli c'e' solo cocaina!"
... tikkete! ... e mi sono piegato dalle risate ... >-D. Vabeh, alla fine mi
presento ... clakketetik! ... e gli chiedo come si chiama e mi risponde "Luigi
... Luigi Comencini" (famoso regista italiano, di certo non era lui, mi prendeva
ancora per il culo). Insomma fra una risata e l'altra ... tik! ... salta fuori
che e' un professore universitario di sociologia originario di Boston, ma che
insegna ... clak! ... qui in BCN. Che strana la vita eh? Magari in aula e' un
bastardo che boccia tutti ... clikklak! ... e se i suoi alunni sapessero della
nostra chiacchierata ... tak tak! ... mi odierebbero per la confidenza che
invece a loro e' negata ... Per chiudere in bellezza, dopo aver staccato dal
lavoro, vado a vedere una stanza in affitto ... takitik! ... e mi apre la porta
un signore, molto educato ma anche molto omosessuale nei modi, che mi invita ad
entrare e mi mostra la casa (bellissima!), la stanza in questione e il terrazzo
(spazioso!). Solo che non vuole ospiti extra ... takkete ... tik! ... perche' in
passato gli hanno creato problemi. Vabeh, me lo lascio come opzione comunque ...
click! Uscendo chi mi vedo camminare incontro? "Attila il flagell tittìo"! Un
hombre alto vestito di pellicce (stivali e cappotto con cappuccio, tipo
neanderthal ... tik tak!) dai svariati colori, incredibile! Ho passato i
seguenti 500 metri di cammino ridendo, fino a che non sono entrato in questo
internet cafe' (caffe', basta caffe'! Non ne posso piu'!!!) dove in una cabina
del telefono ... tik tik ... c'era un tipo, ormai cieco, che per comporre il
numero teneva il foglietto con le cifre e la tastiera dell'apparecchio cosi'
vicine all'occhio destro ... clakkete! ... che il naso gli ostacolava i
movimenti. Pobre hombre! Questo e' il foglio del mio diario elettronico di oggi
... clak! Devo ammettere che scrivere queste email e' forse l'unico sfogo che
trovo in questo momento. Pensate che adesso la mia famiglia ... click ... sa
piu' cose di me che prima, quando vivevo con loro. Un paradosso nevvero? Lo so,
in questi anni non ho fatto altro che tenere tutti a una certa distanza, a
partire dai miei genitori, e me ne scuso con chi ne ha sofferto. Il mio cuore e'
con tutti voi! Un saluto particolare a Mamma, Papa', Amir, Omar, zia Luisa, zia
Rossana, zio Dali' (e anche a zio Moncef, vah!), Sandro, Stefano, Gianni,
Barbara, Elena, Antonio, Martina, Mattia e l'ultimo arrivato Raoul. Baciottoni.

Alessandro alias Haikel alias Bak

Ps. Questa tastiera ... clak
... e' molto rumorosa, si sente? Fa piu' rumore ... tikkete! ... di una macchina
per scrivere Olivetti degli anni sessanta ... tak! Ora premo "Invio" ... Click!

posted on 15-02-2005 22:37


Ci credete che non mi ricordo almeno la meta' di queste cose? Scrivere serve per ricordare, ma che succede se i tuoi ricordi non ci sono piu'? Se leggere cio' che hai scritto anni fa e' come leggere qualcosa scritto da qualcun'altro?
Ovvio che non e' il mio caso ... sono solo piccoli dettagli quelli persi di vista. Credo addirittura che non sia nessun caso perche' sono convinto di una cosa abbastanza inusuale: noi sappiamo gia' tutto, da sempre. Possiamo solo ricordare, mai conoscere.

O<-<

sabato, gennaio 26

Questa strana città ... "Perché sei qui?" ... "Attendere prego, stiamo elaborando la sua richiesta ..."

Questa mia viene dal sentito.
Una corazonada.
Tutti incessantemente mi chiedono: "Perche' sei qui?"
Primo: perche' mi fai questa domanda? Forse perche' tu catalano non sei mai uscito dalla tua citta'.
Secondo: a quanti l'hai gia chiesto? Qualcuno avra' almeno una volta intentato una vaga e giustificabile risposta.
Scusatemi non voleva essere una lettera aperta al catalano medio. E che oggi devo mettere colore su bianco e scrivere una mail poteva essere un surrogato a buon mercato. Mi perdonino coloro a cui devo ancora rispondere in privato, oggi e' andata cosi'. Immaginatemi seduto in un internet caffe' pakistano con musica etnica a palla, seduto accanto ad un peruviano (presumo) smanettone che chatta con sei persone alla velocita' della luce (tutto questo mentre ride contento delle sue sei personalita' differenti).
Il lavoro ormai gia' mi succhia il sangue. Prima mi spostano in una tienda lontanissima (e via con la metro sottoterra!) poi ci trovo un supervisore francese (almeno quello di prima era solo gay), per chiudere in bellezza oggi ho fatto la visita medica dove ci mancava solo un ispezione nelle parti intime e domande sulla mia vita sessuale ... comunque il sangue se lo sono preso direttamente alla spina!
La vita da senzatetto vagabondo ... ioooooo, vagabondo che son ioooooo, vagabondo che non sono altroooooo, soldi intasca non e' hoooooo ...
Mo sto dormendo sul divano di un amigo, e la mia valigia sembra la cesta dei panni sporchi ... un cumulo ormai piramidale di tessuti in attesa di collocazione ... incredibile! Oggi mi si aprono delle parentesi preziose nelle frasi. Quindi, dicevo? Ho perso il filo ... forse non era importante.

Fino a poco fa commentavamo, io e un amico argentino, che qui la gente per la strada e' mediamente brutta, poi un gruppo da dieci di scozzesi in gonnellino, sombrero messicano e maglietta rossa omologata, ha catturato la nostra attenzione ...
Alfonso (l'argentino in questione) ha esclamato sotto voce ... forse per non ammettere di rivolgersi a se stesso ... : Io non mi merito questo! Chiudendo come un tango l'indegna danza di quei falsi gonnellini ... tatan! A proposito? Ma il Tatanka? Se qualcuno di voi lo vede, me lo saluti e gli chieda perdono per essere sparito.
Perche' sono qui? Per cambiare, per imparare la lingua, perche' e' vicino ... no so, e tu?

Alessandro alias Haikel alias Bak

posted on 15-02-2005


Bella domanda vero? Inizi per fartela da solo, poi iniziano tutti a cercare in te la loro risposta ... cosi' rinunci e getti a qualcun'altro la patata bollente. Si puo' dire che rappresenta in scala il dramma esistenziale.
Sono passati quasi tre anni e non me lo domando piu' questo perche', magari la sfumatura e' diversa ... la scala del dramma esistenziale e' diversa ... "Perche' sono ancora qui?".
"Attendere prego, stiamo elaborando la sua richiesta ..."
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martedì, gennaio 22

Questa strana città ... The Sequel! Postumo

Il Prequel ero io, ... quando mi avete conosciuto. Ora sono come la solita(ria) particella di sodio imbottigliata nel traffico di gente a piedi per i budelli di Barcinona. Ieri notte tornavo al loculo (che non oso chiamare casa) e un'esplosione dinamitarda ha distrutto la vetrina di un negozio a 20 metri dai miei passi ... il terrore e' durato un istante. Breve e fragile. Poi la norma ha ricomposto ogni fatto, ogni netturbino spazzava la sua porzione di mattoncini stradali e i ristoratori hanno proseguito le reverenze ai clienti ingordi di europeismi. Che dire? Che fare? Non so, sono un puro-casual spettatore e testi-monos ... Pardon, deliquio in arrivo fra sirene di volanti, 5 in tutto ... un'impronta digitale per ognuna ... Meglio andarsene, ho pensato frammemme'.
Dovessero pensare che io ... vestito cosi' ... che vengo da ...
NONNONNNONNNONNNONNONNNNONNNNONNNO! Quatto quatto, mi sono fatto i fatti miei e vuelvo all'habitacion. Ogginvece sono andato a caccia di case, quasi quasi cerco a caso fra le ins(it)er(se)zioni su In(si)te(te)r(.)net, e ho incontrato una rara collezione di individui interessanti, chiaccheroni ma interessanti. Due ad ex(te)emplum: Greg - americano, gay, 44 anni, Peter Pan nel cuore - che mi ha raccontato dell'america anti-Bush e pro-Bush(ide) e di come da anni viaggia e vive senza costruire. Poi Mario - (ex)italiano, fuma erba perche' il tabacco gli ha provocato un tumore alla gola (al telefono sembra Nightmare), sulla cinquantina adelante, Pater Pan anche lui (vorrei aver sbagliato ma l'ho scritto apposta) - abbiamo chiaccherato per due ore amabilmente capendo entrambi che non avrei mai vissuto nella sua topaia/piccionaia del quarto piano.
Fattosta' che oggi mi rode alquanto e ho deciso di cadere liberamente nella rabbia gioconda dello scrivere a Voi ... sopportez moi svp. E, se vi interessa, mangio schifezze da quattro giorni perche' non mi va di fare la spesa finche' vivo con l'arpia.
Godo del gusto che provo rubandole a volte le patate, i pomodori o addirittura olio e peperoncini per la pasta, ma lei gode ancora di piu' aprendo l'acqua fredda in cucina mentre io faccio la doccia ... quindi siamo (im)pari. Forse gode di piu' alle tre di notte chiusa in camera col suo uomo che la sculaccia ... BRRRR mi viene la pelle d'oca al pensiero, che schifo! Brutta, vecchia, sgorbia, scorfana e chi piu' ce n'ha piu' ne metta.
Vabbene, stoppo il piagnisteo altrimenti mi fate Ministro dei Costerni. Adiós paradós ...
Alessandro alias Haikel alias Bak alias ..... PerchiccheSsia. E' piu' vero cio' che dico o cio' che penso? e' vero per me farli coincidere. "Non avercela con me, e' la mia natura" disse lo scorpione alla rana che aveva punto a morte mentre la stessa lo traghettava per il guado tranquilla che la necessita' comune la proteggesse. Fiato please.

posted on 09-12-2004
19:08

E' proprio vero: necessita' fa virtu'. Cercare casa riesce bene solo quando siamo in uno stato di necessita', quando l'urgenza preme e tira fuori il meglio di noi.

E' un'avventura per la citta', un'occasione per conoscere gente strana soprattutto quando non conosci quasi nessuno. Soprattutto e' entusiasmante sapere di andare a vivere con dei perfetti sconosciuti di cui ti dovrai fidare, con cui dovrai condividere la caffettiera, scambiare opinioni e libri, litigare, festeggiare, etc etc. Anche se non ti piacciono. E pensi sempre: "Tanto al limite me ne vado".

Non so se Roma offre questa possibilita', forse non l'ha offerta a me. Nessun rimpianto.

Oggi vivo in una casa affittata a mio nome con Sabrina e Felix. Tutto completamente diverso. Io, sempre lo stesso (?) in questa strana citta' ...

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