"…por eso he soñado con una obra que no se encajase en ninguna categoria, que en lugar de pertenecer a un género, los contuviese todos; una obra dificil de definir y que habría de definirse justamente por esa carencia de definición; una obra de la tierra en el cielo y del cielo en la tierra; una obra que fuese el punto de reunion de todos los vocablos diseminados en el espacio cuya soledad y desconcierto no podemos ni imaginar; el lugar, más allá del lugar, de una obsesión por Dios, deseo no colmado de un insensato deseo; un libro, por último, que sólo se entregase por fragmentos, cada uno de los cuales fuese el inicio de un libro."

Tratto da El libro de las preguntas – volumen II di Edmond Jabès, ediciones Siruela, El antelibro III, pagina 261. Trovai questo libro in casa di Didac e lo aprii a caso.

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giovedì, aprile 17

Se vuoi vivere felice

Se vuoi vivere felice

Passa tranquillamente tra il rumore e la fretta, e ricorda quanta pace può esserci nel silenzio.
Finchè è possibile senza doverti mai abbassare sii in buoni rapporti con tutte le persone.
Dì la verità con calma e chiarezza; ascolta gli altri, anche i noiosi e gli ignoranti; anche loro hanno una storia da raccontare.
Evita le persone volgari ed aggressive; esse opprimono lo spirito.
Se ti paragoni agli altri, corri il rischio di far crescere in te orgolgio e acredine, perchè sempre ci saranno persone più in basso o più in alto di te.
Gioisci dei tuoi risultati così come dei tuoi progetti.
Conserva l'interesse per il tuo lavoro, per quanto umile; è ciò che realmente possiedi per cambiare le sorti del tempo.
Sii prudente nei tuoi affari perchè il mondo è pieno di tranelli.
Ma ciò non acciechi la tua capacità di distinguere la virtù; molte persone lottano per grandi ideali, e dovunque la vita è piena di eroismo.
Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti e neppure sii cinico a riguardo dell'amore; poichè a dispetto di tutte le aridità e disillusioni esso è perenne come l'erba.
Accetta benevolmente gli ammaestramenti che derivano dall'età, lasciando con un sorriso sereno le cose della giovinezza.
Coltiva la forza dello spirito per difenderti contro l'improvvisa sfortuna.
Ma non tormentarti con l'immaginazione. Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di là di una disciplina morale, sii tranquillo con te stesso.
Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle; tu hai diritto di essere qua. E che ti sia chiaro o no, non vi è dubbio che l'universo ti si stia schiudendo come dovrebbe.
Perciò sii in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca, e qualunque siano le tue lotte e le tue aspirazioni, conserva la pace con la tua anima pur nella rumorosa confusione della vita.
Con tutti i suoi inganni, i lavori ingrati e i sogni infranti, è ancora un mondo stupendo.
Fai attenzione.
Cerca di essere felice.

TROVATA NELL'ANTICA CHIESA DI SAN PAOLO, BALTIMORA. DATATA 1692.

3 commenti:

Casa Russia ha detto...

Era tanto tempo che non ci tornavo. Allora prendo coraggio e ieri vado a trovare i vecchi. Ma non li trovo e lui invece mi fa:
-vieni che ti faccio vedere una cosa bellissima! Ma leggendolo con la coda dell'occhio mi distraggo per colpa di una mezza chiappa non lontana. Io dico che sta meglio qua che sul lungomare di ostia...
TROVATO IN UN ANTICO BLOG DELL'INIZIO DEL 2000
dasvedanie

Prisma ha detto...

Se fossi capace di seguire alla lettera tutto quanto è scritto...

...non sarei più io, probabilmente...

Troppo cocciuta per fare la cosa giusta.

Ma cos'è la cosa giusta?


Un caro saluto al sapor di salmone. ;)

P.S. Bel brano, hai scelto. Bello davvero.

DRESSEL ha detto...

eh...sarebbe bello crederci

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