"…por eso he soñado con una obra que no se encajase en ninguna categoria, que en lugar de pertenecer a un género, los contuviese todos; una obra dificil de definir y que habría de definirse justamente por esa carencia de definición; una obra de la tierra en el cielo y del cielo en la tierra; una obra que fuese el punto de reunion de todos los vocablos diseminados en el espacio cuya soledad y desconcierto no podemos ni imaginar; el lugar, más allá del lugar, de una obsesión por Dios, deseo no colmado de un insensato deseo; un libro, por último, que sólo se entregase por fragmentos, cada uno de los cuales fuese el inicio de un libro."

Tratto da El libro de las preguntas – volumen II di Edmond Jabès, ediciones Siruela, El antelibro III, pagina 261. Trovai questo libro in casa di Didac e lo aprii a caso.

Gli ultimi commenti ...

venerdì, dicembre 28

Usefool

Ancora in trappola, ancora nascosto fra le righe di un testo.
La stanchezza e il sonno hanno la meglio su Tony che ormai ha perso la nozione del tempo.
Immagina di essere una rana ... una rana che nuota nel profondo e sordo silenzio del suo stagno.
Immagina che questo stagno sia sconfinato, e che all'improvviso ogni gesto sia cosi' spontaneo come un respiro di alta montagna, mentre i polmoni bruciano per l'apnea.
Immagina un banco di meduse fluorescenti che illuminano questo spazio liquido dalle buie pareti.
Immagina di attraversarle come una cometa il sistema solare ... mentre i polmoni bruciano per l'apnea, sempre di piu'.
La mente e' al limite, i pensieri sono sempre piu' vaghi e distorte come anagrammi le parole ripetute una sull'altra, senza mai essere pronunciate.
La pressione e' una montagna che svetta e grava sul petto ... mentre i polmoni bruciano per l'apnea, sempre di piu'. Sempre di piu'.
C'e' una assurda certezza di scivolare in basso, in profondita'. E le gambe automaticamente insistono nell'arrampicarsi attraverso il fluido ... che si fa sempre piu' denso mentre i polmoni bruciano per l'apnea.
E' piu' forte la voglia di proseguire in questo sogno, in questo oblio.

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lunedì, novembre 26

GET ME OUT!!!


A volte la carta sa essere piu' aderente di una pelle ... piu' affilata di un coltello ...
Tony tenta invano di staccarsi dal libro, corre inutilmente sul posto senza allontanarsi.
Lo scienziato in camice bianco resta attonito, allibito ... non crede ai suoi occhi. E tony resta pietrificato dal suo stesso duplice riflesso nelle lenti degli occhiali, quasi gli sembra di aver visto le sue proiezioni fissarlo come se fosse lui stesso un riflesso.
Dopo il breve istante di imbarazzo lo scienziato rompe il ghiaccio: "Co-Cosa sei tu?"
E ancora: "Come sei finito nel mio libro?"
Sul punto di rispondere Tony sente un tonfo, un rumore, qualcuno sfonda la porta dell'ufficio ...
SLAM! Lo scienziato chiude il libro con tony dentro.
"Siamo della polizia segreta, dobbiamo perquisire il suo ufficio ... Dottor?"
"Pullman ... Dottor Philip Pullman."
"Bene Dottor Pullman, non le dispiacera' rispondere ad alcune domande vero?"
"Ma vi sembra il modo questo di piombare all'improvviso? Potevate bussare ... non so!"
"Lei non e' nella posizione di giudicare il nostro operato, semmai e' il contrario ... venga con me mi segua!"
"Posso prendere la giacca almeno?"
"Si ma nient'altro!"
"Neanche un libro?"
"Non ne avra' bisogno, lo lasci pure li' sulla scrivania. I miei collaboratori ne prenderanno cura."
"Con chi ho il piacere di ..."
"Capitan Moreau, per servirla."
"E le sembra questo il modo?"
"Mi segua senza fare storie, la prego."
Trova una soluzione Tony! Pensa!

O<-<

martedì, ottobre 30

RUN RUN RUN



Il libro chiuso era al momento l'unico nascondiglio efficace, ma cosa sarebbe successo quando qualcuno lo avrebbe aperto?

Tony non riusciva a smettere di ascoltare le voci nella sua testa, ognuna con una propria ed autonoma volonta' che gli diceva cosa fare ... cosa credere ...

Eppure ce n'era una diversa, una che aveva un suo proprio timbro ... una che non apparteneva ai suoi sovrapposti pensieri. Era una voce che proveniva dal libro.


"Hey, chi sei tu? ... Tu chi sei?"

"Io ... io ... non ..."

"Ascoltami, non importa, sfoglia le pagine del libro ora che nessuno ti nota ... mi troverai a pagina 23"

"Ok ... aspetta"


Tony aveva paura, ma forse era piu' grande la paura di venire scoperto e si mise a sfogliare ... cercando di non far rumore.
Arrivato a pag 23 trovo' un segnalibro ... una stampa con questa immagine:




e sotto il seguente indirizzo informatico:

La voce di prima spari' del tutto, non ve ne era traccia.
Fossero questi spettri raffigurati le voci che udiva nella sua testa?
Che cosa rappresentavano queste immagini?
Che cosa c'era di importante in quella pagina web?
Qualcuno sta aprendo il libro ... pagina 1, 2, 3, 4 5 6 7 8 ... 23! Scappa Tony! Corri!
O<-<

martedì, ottobre 16

Sleeping with my own ghost

E' buio qui fuori ...

La sorveglianza e' allerta ed e' impossibile entrare all'osservatorio senza essere visti.


Come fare?


Tony viene investito dalle luci di un auto che supera la curva e si ferma sul ciglio della strada.


Un uomo in camice bianco scende imprecando contro la ruota anteriore destra ormai completamente sgonfia.


E' il momento giusto! Tony si avvicina silenziosamente e si infila nella portiera senza aprirla - i vantaggi di avere 2 dimensioni su 3 - poi nota un libro sul sedile del passeggero: The Eight, di una certa Katherine Neville ... ci si infila dentro rimembrandosi della prigione in biblioteca e aspetta. Aspetta in silenzio, un silenzio accompagnato da una interessante lettura ...


... e la sensazione di non essere solo.


O<-<

mercoledì, agosto 22

The big change ... a new point of view

Capita a volte di voler cambiare tutto. C'è chi manda tutti a quel paese, c'è chi si organizza, c'è chi si attacca alla playstation, chi si spacca di droghe ... tutti in attesa di un illuminazione.
Prima cosa il lavoro. Se non ti prende bene cambialo.
Seconda cosa la casa. O anche la tua stessa città o pianeta.
Tony ha riflettuto abbastanza su quella parete buia da capire che se si trova in quell'assurda situazione, in quel misterioso luogo che sviluppa profondità, ci sarà forse una ragione. Dopotutto sarà anche stata un pò colpa sua il trovarsi sotto l'obbiettivo di quegli esseri 3D.
Cambia punto di vista sulle cose, cambia tu se non riesci a cambiare il resto ... la differenza è sempre relativa. Cambia dentro ciò che vorresti diverso fuori. Forse la via di uscita non è lontana da quella di entrata ... MA CERTO!!! L'OSSERVATORIO!!!

O<-<

martedì, giugno 26

Instinct



Dopo quelle parole seguirono molti pensieri. Sovrapposti e molteplici.
Tony non poteva negare il suo istinto, la sua unica e vera luce interiore.
Cos'erano quei sogni che aveva fatto? E la sua bella? Cosa stava facendo? Come poteva spiegarle dove fosse finito senza che neanche lui stesso se lo potesse spiegare?
Il suo grande amore era sola, lì, altrove ... lo avrebbe aspettato? Avrebbe aspettato un suo ritorno?
Tante sono le parole, quelle che si dicono per non ferire, per proteggere i nostri cari. E tante sono le parole che Tony si dice da solo. Infinite simulazioni di un dialogo.
Ma in fondo al tunnel c'è luce ...
La luce dell'istinto che illumina le cose e le rende più chiare agli occhi.
Come se il destino fosse già deciso e noi gli siamo andati incontro con gli occhi bendati.
L'istinto è l'unica certezza. L'unica verità sensibile.
Apri gli occhi Tony!

O<-<

giovedì, giugno 21

The Window is open


Girando per le vie illuminate da schermi, dove la gente si dice cose da una finestra all'altra, Tony sente aprirsene una ... da essa profonde una soave melodia di suoni e parole:

"sopporterei ciò che più mi offende
assisto a quei gesti guidati dalla tua stupidità
sopporterei ciò che più mi uccide
saprei comunque restare fedele a me stessa

viscidi sorrisi non riscaldano
tra bene e male ho già deciso
in fondo sai che le apparenze
non m'ingannano
mi hai soltanto strappato un po' di silenzio...

facile risponderti che puoi prenderti
tutto quello che vuoi
mi hai soltanto strappato un po' di silenzio
mi hai soltanto strappato un po' di silenzio
mi hai soltanto strappato un po' di silenzio
hai soltanto sprecato il tuo nobile fiato

sopporterei ciò che più mi offende
saprei comunque restare fedele a me stessa

viscidi sorrisi non riscaldano
tra bene e male ho già deciso
in fondo sai che le apparenze
non m'ingannano
mi hai soltanto strappato un po' di silenzio...

facile risponderti che puoi prenderti
tutto quello che vuoi
mi hai soltanto strappato un po' di silenzio
mi hai soltanto strappato un po' di silenzio
mi hai soltanto strappato un po' di silenzio
hai soltanto sprecato il tuo nobile fiato"


E' quasi l'alba ormai.

O<-<

mercoledì, giugno 13

Come travolto da un'onda del mare

E' inaspettato e sorprendente ciò che riserva il destino. La solitudine e la mancanza di dialogo sono capaci di spezzare una persona ... al punto di rendere reali i suoi stessi terrori. Come se un'ombra prendesse vita e cercasse di sostituirsi a noi. Forse nel tentativo di ristabilire l'equilibrio.
Quanto dolore. Quanta sofferenza. E nessuno al nostro fianco per asciugare le lacrime. Dopotutto ci siamo messi in castigo da soli.
Una parte di noi muore, una nuova nasce. Sono le scelte che fanno la differenza.
Non dimenticherò mai quando il mio migliore amico mi disse: "Non bisogna mai vergognarsi di essere buono".

O<-<

mercoledì, aprile 4

***

ciao mi amor
ho fatto un sogno assurdo
eravamo insieme in un posto che sembrava b** mischiata con o****
e c'erano j**** e r***
poi finivamo in mercato arabo
e faceva un gran caldo
e io capivo il loro dialetto e loro il mio
ma non sapevamo dove stavamo
che paese era
pensavo fosse il marocco
invece era l'algeria
che bello
il signore che ci ha detto il posto
ci ha fatto delle foto a 2 euro l'una
che si sviluppavano subito
quando gli ho chiesto di vederle mi ha detto di si
e non erano foto normali
ma foto dei miei ricordi mai esistiti
me ne ricordo una sola
io con mio padre sulle scale di un metro
avevamo circa la stessa età

O<-<

martedì, marzo 27

Pocket girl


Oramai è da parecchio tempo che Tony manca da casa. Il bisogno di capire cosa gli sia successo non fa altro che ossessionarlo, torturarlo. L'unica soluzione è comunicare con il suo mondo, ma come?
Rapito da nostalgia si fruga le tasche alla ricerca di qualcosa di familiare, di qualcosa di suo.
Una foto! La foto della sua bella!
Però che strano, questa non si sta animando come tutte le immagini dei pupazzetti in giro per la città, quelle immagini cancellate e strappate dai muri dalla polizia ... quelle immagini ormai proibite dalle istituzioni.
La foto non si anima, e quasi quasi non gli dispiace. Perlomeno qualcosa di normale.
Un momento, questo significa che gli oggetti nella sua tasca non rispondono alle regole del mondo in cui è capitato. Significa che anche lui è diverso ... diverso dalle sue copie.
Una grande sensazione di paura mista a tristezza invade il suo cuore, una lacrima cade sulla foto. "Che succede?" ... una voce.
Ma da vove viene? "Chi è?" dice Tony. "Ma chi parla?" la voce ... la voce della sua bella ... dalla foto.
Tony ha scoperto un canale per comunicare col suo mondo, o forse è solo di un passo più vicino alla follia.

O<-<

sabato, marzo 17

i-mitation of life


Ogni essere solido, entusiata delle nuove risorse dell'immaginario colletivo, sperimenta la creazione del suo avatar ... della sua rappresentazione piana e semplice. E' esplosa una nuova e aristotelica moda in cui tutti imitano se stessi, in cui tutti proiettano la propria vita su 2 dimensioni.
Molti addirittura scambiano le proprie creature con gli altri: nascono storie di amore, guerre, partite a scacchi ... una società parallela con relazioni ed emozioni nuove ... inaspettate.
Se non fosse che tutto scivola via dal foglio, tutto sfugge via dal quadro, incontrollabilmente.
Si può errorneamente credere che siano i gruppi sovversivi ad alimentare questo moltiplicarsi di esserini, ma nessuno ha pensato di porre freno alla macchina mediatica della pubblicità.
Come un polpo dai milioni di tentacoli, la struttura unidirezionale del messaggio è entrata in ogni casa, in ogni pertugio dell'attenzione pubblica, in ogni singolo soggetto ricevente connesso alla rete.
Tony Montana fugge ... ma non più dai suoi inseguitori - che ormai restano disorientati come contadini sudanesi in uno sciame di cavallette - bensì da se stesso, dai suoi confusi pensieri ... in cerca di un rifugio per riflettere e capire cosa stia succedendo.
Camminando nell'ombra di un vicolo pensa alla sua bella, alla sfumata occasione di un saluto. Ormai stanco si accosta dietro un bidone della spazzatura con una gran voglia di morire per non soffrire più.
La notte soprassale con il freddo vento della città, mentre Tony sogna ...

Una porta si delinea nel buio. Una chiave nella sua mano si illumina, sopra c'è uno strano stemma ... un numero: 22.
La inserisce, e senza girare la serratura scatta da se. La porta si apre ed affaccia su un mondo 3D dove l'immagine di Pegaso vola verso di lui radiando una luce ... un aura. Sullo sfondo milioni di coppie di linee elicoidali, unite assieme da sottili filamenti, formano uno spettacolo frattale di catene. Mentre Pegaso si avvicina, Tony riconosce l'immagine vista mille volte nei libri del DNA, ma qualcosa non torna ... la catena è interrotta in certi punti ... manca un anello a tutta quest'armonia.
La luce emessa da Pegaso aumenta col ridursi della distanza ... un sibilo cresce ... un suono puro come quello di un diapason ... lo sfondo oscilla sempre più veloce fino a sfocarsi ...
Le labbra di Pegaso si muovono ma la luce è troppo forte ... troppo forte. Un bianco accecante si stampa nella sua mente. Poi buio. Una voce.
"Solo tu puoi ricomporre l'ordine che hai turbato. Alla fine di tutto c'è un nuovo inizio ed una nuova fine. Cerca dentro di te il gradino mancante che conduce alla soglia di tutte le porte".

Un brusco risveglio. Un confuso ricordo. Il camion della spazzatura. Un'altra fuga.

O<-<

giovedì, marzo 8

2L8


E' troppo tardi ...
Una incontenibile moltiplicazione ...
Impossibile cancellare tutti i graffiti lasciati sui muri, staccare tutti i cartelli pubblicitari, le segnaletiche, bruciare le T-shirt, spegnere le TV ...
E' troppo tardi ...
I servizi segreti osservano in silenzio.

O<-<

mercoledì, marzo 7

Tiggì


Sin dal suo primo apparire i media non hanno fatto altro che parlarne, parlarne, parlarne ... ma per vederlo era necessario essere invitato dal responsabile per le pubbliche relazioni della biblioteca nazionale, ora più che mai impegnato nell'organizzare la presentazione mondiale.
I servizi segreti osservano in silenzio.
I secondi ad interessarsi al fenomeno sono gli artisti, ognuno riportando a suo modo l'esperienza della prima - e momentaneamente unica - apparizione. Ma sentiamo il notiziario:

Preghiamo i gentili ascoltatori di perdonare l'interruzione della normale programmazione per questa edizione speciale.
Alle ore 2 di questo pomeriggio è stato rilevato un incendio delle cui cause ancora non si conoscono i dettagli.
Sono intervenute forze dell'ordine e vigili del fuoco per cautelizzare l'accaduto, fortunatamente il personale di servizio era in pausa e non ci sono feriti.
Non tanto questo ha turbato la folla creatasi fuori dall'edificio, quanto la fuga dell'essere misterioso ora soprannominato 'Tony Montana'. Nell'impossibilità di catturare il fuggitivo le autorità hanno dispiegato una task force speciale per assicurarsi l'incolumità della cittadinanza. Alcuni testimoni hanno riferito di averne visto bensì un'altro, ma il sindaco smentisce con forza.
Per il momento è tutto, vi lasciamo al seguito de 'La ruota della fortuna'.

L'essere piano, alias Tony Montana, sembra come guardarsi in uno specchio di asfalto e cemento ad ogni passo della sua corsa. Finchè qualcosa di strano non succede ... la sua ombra ora corre in un'altra direzione.

- "Pronto polizia, dica."
- "Aiuto! un coso tutto strano con la testa rotonda è uscito dal televisore durante il telegiornale!"
- "Signora ... lei assume medicinali o fa abuso di droghe e alcool?"
- "NOOOOOOOOOOOOOOOOOO ... è uscito un omino piatto dalla tivvù, poi è corso per il corridoio e si è infilato sotto la porta. Io l'ho colpito con la scopa ma si è buttato dalla finestra e come una foglia è atterrato sul marciapiede ..."
- "Signora, abbiamo ben altro da fare qui ...". CLICK!


lunedì, marzo 5

Esc Ctrl


Tentano inutilmente di afferrarlo ma l'essere piano è altresì sottile.
Scivola sotto la grande porta di legno intarsiata da antichi maestri ed è fuori ... Che freddo! Il cielo desolato per un istante non è tale e mentre la folla di curiosi si scosta inorridita (e affascinata) un ombra si delinea sull'asfalto ... un'ombra prende vita come per mitosi.
Gli esseri piani ora sono 2.

O-<-<

sabato, marzo 3

Tony Montana


Nel frattempo (o nel fraspazio) l'essere piano è stato rinchiuso dalle autorità nella biblioteca nazionale, in attesa che si risolva il contenzioso tra il museo d'arte contemporanea equello di scienze naturali. Tutti adducono la scusa che il loro campo di studi ha la priorità o semplicemente perchè è il più affine all'analisi di questo fenomeno.
E' notte ... c'è silenzio tra le fredde e umide pagine di quella prigione di carta. Per addormentarsi con meno mostri nella testa l'unica soluzione è leggere qualcosa:

Section 1. Of the Nature of Flatland

I call our world Flatland, not because we call it so, but to make its nature clearer to you, my happy readers,
who are privileged to live in Space.
Imagine a vast sheet of paper on which straight Lines, Triangles, Squares, Pentagons, Hexagons, and other
figures, instead of remaining fixed in their places, move freely about, on or in the surface, but without the
power of rising above or sinking below it, very much like shadows −− only hard and with luminous edges −−
and you will then have a pretty correct notion of my country and countrymen. Alas, a few years ago, I should
have said "my universe": but now my mind has been opened to higher views of things.

Scritto da un certo Edwin A. Abbot ...
Una sirena ...
Un allarme ...
Luci intermittenti ...
Voci di guardie che gridano "Tony Montana! Tony Montana!"
Che significa? Chi è Tony Montana?
La pagina su cui stava leggendo si increspa e si annerisce.
Via libera per una fuga fra le fiamme.

O<-<

giovedì, marzo 1

So lonely ...

Tentava invano di parlargli. Invano.
Erano mesi difficili, ed erano il principio di una strada intrapresa insieme: Un nuovo lavoro, una nuova casa, una nuova città ... vivere insieme finalmente.
Tutto troppo difficile, proprio come una prima volta che si rispetti. Gli orari inconciliabili e le fasi del sonno alternate. Lei diceva che erano come Lady Hawke e il suo cavaliere.
Stava entrando nella sua stanza per fare l'amore quando una rete di luci entrò dalla finestra e lo catturò.

lunedì, febbraio 19

Solidi Piani


Nel pianeta dei solidi l'evoluzione degli esseri viventi è al suo apice.
Unico risultato la noia: tutti sanno tutto, non ci sono più guerre, la playstation 23^n, bimbi in provetta, cibo in compresse di gomma arabica, etc...
Unica soluzione: rompere i coglioni a razze meno evolute.
Il grande telescopio punta l'asse verso lo spazio oscuro, emette un raggio sottile come seta e veloce come mercurio ... schiva stelle, nebulose, pulsar, sonar, supernove, nane bianche e accuratamente si getta ne primo buco nero che trova. EBBINGO!!! Trova il suo bersaglio.
Come un gruppo di pescatori gli astronomi riavvolgono la seta ottica con i loro incredibili argani plasmari ... e la pesca è fruttuosa.
Un essere strano è rimasto intrappolato nella sfera di ioni all'altro capo del filo, all'altro capo dell'universo ...
Un essere piano ... un essere bidimensionale ... che impressione! E che paura!!!
Cosa mangerà? E come penserà? E come si riprodurrà?
Dopo vario tempo la pressione dei solidi curiosi costringe le autorità ad imporre agli scienziati lo stop alle analisi di laboratorio per mostrarlo pubblicamente. Il risultato è un delirio di massa.
Tutti vedono nell'uomo piano la soluzione alla propria noia, la salvazione dall'oscurità e dal silenzio.
Improvvisamente tutti i solidi, per un breve istante, dimenticano la terza dimensione.
Per un istante solo sono all'unisono felici.

O-<-<

lunedì, gennaio 8

Telefono Fisso


Uno deve combattere,
se ti racconto le mie paranoie ti metti paura ... e non so quando andrò via.
Vorrei sapere dove vivo quando avrò tempo, mi nego alle conversazioni forse perchè è giornata di saldi e mi sono già comprato qualcosa.
Non sono in grado, come nessuno, di condividere appieno me stesso e i miei difetti e un plin annuncia qualcuno connesso con messenger ... ma non è il mio pc e lascio correre.
Mi nego alle conversazioni e Marla ne soffre, non capisce la mia solitudine ... o forse vorrebbe solo eliminarla. Non bussa alla mia porta e scopro nel buio che mi scruta e giudica. Non è giusto.
Se avessi voluto fare display di me starei in una gabbia dello zoo e farei pagare il biglietto.
Con Beluga parliamo di specchi e proiezioni e Marla non può essere di più ... Nemmeno so come mi appella con gli altri. Nemmeno so farlo io.
'BZZZZZZZZZZZZZ!'
'Si?'
'...'
'Quien es?'
'Yo'
'... ? ...'
BZZZZZZZZZZZZZ! Aperto.
Come vi chiamano gli altri? Quanti nomi diversi avete nelle rubriche sim dei vostri conoscenti?
Alessandro BCN? Bak? Haikel? Giorgio Q? M B? SDFVSFVvHYJRtrgnTYJERYWR?
Investigatelo, potrebbe dirvi molte cose su di voi?
Oltre a essere pupazzetti potremmo essere tutti ridotti ad un username e una password ... cose che rimuovo facilmente dalla memoria. Memoria sporca. Testine sporche su nastro vecchio, poi c'è il rischio che il mangianastri faccia fino in fondo il suo dovere.
E' tutto riprodotto: la pagina che si carica e si blocca, il nastro riavvolto a caso a mezza canzone, un libro con l'orecchietta (in alto per segnare il punto, in basso per notare un punto ... da ritrovare). Io temo sia finito il gas ... il propellente motore.
Sono scarico, senza midollo e trascino le poche dita su tanti e troppi tasti per lasciare un post incompleto ...
O-<-

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