"…por eso he soñado con una obra que no se encajase en ninguna categoria, que en lugar de pertenecer a un género, los contuviese todos; una obra dificil de definir y que habría de definirse justamente por esa carencia de definición; una obra de la tierra en el cielo y del cielo en la tierra; una obra que fuese el punto de reunion de todos los vocablos diseminados en el espacio cuya soledad y desconcierto no podemos ni imaginar; el lugar, más allá del lugar, de una obsesión por Dios, deseo no colmado de un insensato deseo; un libro, por último, que sólo se entregase por fragmentos, cada uno de los cuales fuese el inicio de un libro."

Tratto da El libro de las preguntas – volumen II di Edmond Jabès, ediciones Siruela, El antelibro III, pagina 261. Trovai questo libro in casa di Didac e lo aprii a caso.

Gli ultimi commenti ...

martedì, marzo 27

Pocket girl


Oramai è da parecchio tempo che Tony manca da casa. Il bisogno di capire cosa gli sia successo non fa altro che ossessionarlo, torturarlo. L'unica soluzione è comunicare con il suo mondo, ma come?
Rapito da nostalgia si fruga le tasche alla ricerca di qualcosa di familiare, di qualcosa di suo.
Una foto! La foto della sua bella!
Però che strano, questa non si sta animando come tutte le immagini dei pupazzetti in giro per la città, quelle immagini cancellate e strappate dai muri dalla polizia ... quelle immagini ormai proibite dalle istituzioni.
La foto non si anima, e quasi quasi non gli dispiace. Perlomeno qualcosa di normale.
Un momento, questo significa che gli oggetti nella sua tasca non rispondono alle regole del mondo in cui è capitato. Significa che anche lui è diverso ... diverso dalle sue copie.
Una grande sensazione di paura mista a tristezza invade il suo cuore, una lacrima cade sulla foto. "Che succede?" ... una voce.
Ma da vove viene? "Chi è?" dice Tony. "Ma chi parla?" la voce ... la voce della sua bella ... dalla foto.
Tony ha scoperto un canale per comunicare col suo mondo, o forse è solo di un passo più vicino alla follia.

O<-<

sabato, marzo 17

i-mitation of life


Ogni essere solido, entusiata delle nuove risorse dell'immaginario colletivo, sperimenta la creazione del suo avatar ... della sua rappresentazione piana e semplice. E' esplosa una nuova e aristotelica moda in cui tutti imitano se stessi, in cui tutti proiettano la propria vita su 2 dimensioni.
Molti addirittura scambiano le proprie creature con gli altri: nascono storie di amore, guerre, partite a scacchi ... una società parallela con relazioni ed emozioni nuove ... inaspettate.
Se non fosse che tutto scivola via dal foglio, tutto sfugge via dal quadro, incontrollabilmente.
Si può errorneamente credere che siano i gruppi sovversivi ad alimentare questo moltiplicarsi di esserini, ma nessuno ha pensato di porre freno alla macchina mediatica della pubblicità.
Come un polpo dai milioni di tentacoli, la struttura unidirezionale del messaggio è entrata in ogni casa, in ogni pertugio dell'attenzione pubblica, in ogni singolo soggetto ricevente connesso alla rete.
Tony Montana fugge ... ma non più dai suoi inseguitori - che ormai restano disorientati come contadini sudanesi in uno sciame di cavallette - bensì da se stesso, dai suoi confusi pensieri ... in cerca di un rifugio per riflettere e capire cosa stia succedendo.
Camminando nell'ombra di un vicolo pensa alla sua bella, alla sfumata occasione di un saluto. Ormai stanco si accosta dietro un bidone della spazzatura con una gran voglia di morire per non soffrire più.
La notte soprassale con il freddo vento della città, mentre Tony sogna ...

Una porta si delinea nel buio. Una chiave nella sua mano si illumina, sopra c'è uno strano stemma ... un numero: 22.
La inserisce, e senza girare la serratura scatta da se. La porta si apre ed affaccia su un mondo 3D dove l'immagine di Pegaso vola verso di lui radiando una luce ... un aura. Sullo sfondo milioni di coppie di linee elicoidali, unite assieme da sottili filamenti, formano uno spettacolo frattale di catene. Mentre Pegaso si avvicina, Tony riconosce l'immagine vista mille volte nei libri del DNA, ma qualcosa non torna ... la catena è interrotta in certi punti ... manca un anello a tutta quest'armonia.
La luce emessa da Pegaso aumenta col ridursi della distanza ... un sibilo cresce ... un suono puro come quello di un diapason ... lo sfondo oscilla sempre più veloce fino a sfocarsi ...
Le labbra di Pegaso si muovono ma la luce è troppo forte ... troppo forte. Un bianco accecante si stampa nella sua mente. Poi buio. Una voce.
"Solo tu puoi ricomporre l'ordine che hai turbato. Alla fine di tutto c'è un nuovo inizio ed una nuova fine. Cerca dentro di te il gradino mancante che conduce alla soglia di tutte le porte".

Un brusco risveglio. Un confuso ricordo. Il camion della spazzatura. Un'altra fuga.

O<-<

giovedì, marzo 8

2L8


E' troppo tardi ...
Una incontenibile moltiplicazione ...
Impossibile cancellare tutti i graffiti lasciati sui muri, staccare tutti i cartelli pubblicitari, le segnaletiche, bruciare le T-shirt, spegnere le TV ...
E' troppo tardi ...
I servizi segreti osservano in silenzio.

O<-<

mercoledì, marzo 7

Tiggì


Sin dal suo primo apparire i media non hanno fatto altro che parlarne, parlarne, parlarne ... ma per vederlo era necessario essere invitato dal responsabile per le pubbliche relazioni della biblioteca nazionale, ora più che mai impegnato nell'organizzare la presentazione mondiale.
I servizi segreti osservano in silenzio.
I secondi ad interessarsi al fenomeno sono gli artisti, ognuno riportando a suo modo l'esperienza della prima - e momentaneamente unica - apparizione. Ma sentiamo il notiziario:

Preghiamo i gentili ascoltatori di perdonare l'interruzione della normale programmazione per questa edizione speciale.
Alle ore 2 di questo pomeriggio è stato rilevato un incendio delle cui cause ancora non si conoscono i dettagli.
Sono intervenute forze dell'ordine e vigili del fuoco per cautelizzare l'accaduto, fortunatamente il personale di servizio era in pausa e non ci sono feriti.
Non tanto questo ha turbato la folla creatasi fuori dall'edificio, quanto la fuga dell'essere misterioso ora soprannominato 'Tony Montana'. Nell'impossibilità di catturare il fuggitivo le autorità hanno dispiegato una task force speciale per assicurarsi l'incolumità della cittadinanza. Alcuni testimoni hanno riferito di averne visto bensì un'altro, ma il sindaco smentisce con forza.
Per il momento è tutto, vi lasciamo al seguito de 'La ruota della fortuna'.

L'essere piano, alias Tony Montana, sembra come guardarsi in uno specchio di asfalto e cemento ad ogni passo della sua corsa. Finchè qualcosa di strano non succede ... la sua ombra ora corre in un'altra direzione.

- "Pronto polizia, dica."
- "Aiuto! un coso tutto strano con la testa rotonda è uscito dal televisore durante il telegiornale!"
- "Signora ... lei assume medicinali o fa abuso di droghe e alcool?"
- "NOOOOOOOOOOOOOOOOOO ... è uscito un omino piatto dalla tivvù, poi è corso per il corridoio e si è infilato sotto la porta. Io l'ho colpito con la scopa ma si è buttato dalla finestra e come una foglia è atterrato sul marciapiede ..."
- "Signora, abbiamo ben altro da fare qui ...". CLICK!


lunedì, marzo 5

Esc Ctrl


Tentano inutilmente di afferrarlo ma l'essere piano è altresì sottile.
Scivola sotto la grande porta di legno intarsiata da antichi maestri ed è fuori ... Che freddo! Il cielo desolato per un istante non è tale e mentre la folla di curiosi si scosta inorridita (e affascinata) un ombra si delinea sull'asfalto ... un'ombra prende vita come per mitosi.
Gli esseri piani ora sono 2.

O-<-<

sabato, marzo 3

Tony Montana


Nel frattempo (o nel fraspazio) l'essere piano è stato rinchiuso dalle autorità nella biblioteca nazionale, in attesa che si risolva il contenzioso tra il museo d'arte contemporanea equello di scienze naturali. Tutti adducono la scusa che il loro campo di studi ha la priorità o semplicemente perchè è il più affine all'analisi di questo fenomeno.
E' notte ... c'è silenzio tra le fredde e umide pagine di quella prigione di carta. Per addormentarsi con meno mostri nella testa l'unica soluzione è leggere qualcosa:

Section 1. Of the Nature of Flatland

I call our world Flatland, not because we call it so, but to make its nature clearer to you, my happy readers,
who are privileged to live in Space.
Imagine a vast sheet of paper on which straight Lines, Triangles, Squares, Pentagons, Hexagons, and other
figures, instead of remaining fixed in their places, move freely about, on or in the surface, but without the
power of rising above or sinking below it, very much like shadows −− only hard and with luminous edges −−
and you will then have a pretty correct notion of my country and countrymen. Alas, a few years ago, I should
have said "my universe": but now my mind has been opened to higher views of things.

Scritto da un certo Edwin A. Abbot ...
Una sirena ...
Un allarme ...
Luci intermittenti ...
Voci di guardie che gridano "Tony Montana! Tony Montana!"
Che significa? Chi è Tony Montana?
La pagina su cui stava leggendo si increspa e si annerisce.
Via libera per una fuga fra le fiamme.

O<-<

giovedì, marzo 1

So lonely ...

Tentava invano di parlargli. Invano.
Erano mesi difficili, ed erano il principio di una strada intrapresa insieme: Un nuovo lavoro, una nuova casa, una nuova città ... vivere insieme finalmente.
Tutto troppo difficile, proprio come una prima volta che si rispetti. Gli orari inconciliabili e le fasi del sonno alternate. Lei diceva che erano come Lady Hawke e il suo cavaliere.
Stava entrando nella sua stanza per fare l'amore quando una rete di luci entrò dalla finestra e lo catturò.

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