"…por eso he soñado con una obra que no se encajase en ninguna categoria, que en lugar de pertenecer a un género, los contuviese todos; una obra dificil de definir y que habría de definirse justamente por esa carencia de definición; una obra de la tierra en el cielo y del cielo en la tierra; una obra que fuese el punto de reunion de todos los vocablos diseminados en el espacio cuya soledad y desconcierto no podemos ni imaginar; el lugar, más allá del lugar, de una obsesión por Dios, deseo no colmado de un insensato deseo; un libro, por último, que sólo se entregase por fragmentos, cada uno de los cuales fuese el inicio de un libro."

Tratto da El libro de las preguntas – volumen II di Edmond Jabès, ediciones Siruela, El antelibro III, pagina 261. Trovai questo libro in casa di Didac e lo aprii a caso.

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venerdì, novembre 28

Black Out Raval




Ora ricordo ...Quando nella tua giornata succede qualcosa di stimolante, allora si attiva una parte di te che non ricordavi di avere, una reazione nel sistema percettivo che a catena smuove la memoria.


Immagina di sgrullare la tovaglia dopo pranzo, ti affacci alla finestra col fagottino in braccio e poi le braccia danno un'impulso, il tessuto diventa uno tsunami a fantasia di frutta sollevando una poesia di briciole di dolce pane ...


Tutto questo per raccontare la mia giornata col senno di poi:La situazione è che domani trasloco in un'altra stanza non lontano da dove sono ora. Solo che il freddo mi anestetizza i pensieri e rinvigorisce la mia pigrizia contro ogni mio interesse. Giro per la stanza post-hiroshima scuotendo la testa... uffff! Proprio non mi va. Oltretutto ho deciso proprio oggi di punirmi e provare ad istallare XP sul portatile nuovo (Vista fa cagare ...), ma non so perchè mi dice chenonsipuòfarepernondanneggiarel'hardwareerroree25e6y6wstgwg4qnm6u4aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhnoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!quindi>

Scrivo tutto questo perchè? Perchè esco di casa e "PUFF", il quartiere è in Black Out! Tutto Raval si occulta sotto il mio sguardo, scompaiono camerieri e clienti inghiottiti dai bar, scompaiono i passanti, i tabaccai, gli studenti, i turisti, gli indiani, i pakistani, i catalani, gli alberghi, l'immondizia ...Rimangono solo odori suoni e la sensazione che tutti ti sfiorino sul marciapiede stretto ed affollato. Restano i lumi di candela sui tavolini di un caffè in una piazza adiacente carrer hospital, e in fondo la luce blu rotante di uno scooter della polizia. Da una chiesa arrivano fioche fiammelle blu e rosse dei ceri accesi sotto una benevola immagine del Cristo.


Oggi sono proprio potente! Ho spento tutto il quartiere!


Cmq non potevo rimanere indifferente a questa poesia, a questo ricordo che mi rammenta quanto amo questa strana città, nonostante mi tratti male ...E allora che faccio? Un tuffo nel passato! Mi tuffo sulla Rambla ancora illuminata e corro al caro vecchio PC (PakiComputer), da dove una volta lanciavo nel mare di Internet dei messaggi in bottiglia in giro per il mondo. Messaggi email ad una lista.


Oggi ho un blog, ma il PC è sempre lo stesso. C'è sempre il mio unico amico pakistano che mi riconosce dopo anni e mi chiede come va, se faccio ancora avanti e indietro. Non posso non confessare e riderne con lui. Sono di nuovo qui.



AaHaB

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