"…por eso he soñado con una obra que no se encajase en ninguna categoria, que en lugar de pertenecer a un género, los contuviese todos; una obra dificil de definir y que habría de definirse justamente por esa carencia de definición; una obra de la tierra en el cielo y del cielo en la tierra; una obra que fuese el punto de reunion de todos los vocablos diseminados en el espacio cuya soledad y desconcierto no podemos ni imaginar; el lugar, más allá del lugar, de una obsesión por Dios, deseo no colmado de un insensato deseo; un libro, por último, que sólo se entregase por fragmentos, cada uno de los cuales fuese el inicio de un libro."

Tratto da El libro de las preguntas – volumen II di Edmond Jabès, ediciones Siruela, El antelibro III, pagina 261. Trovai questo libro in casa di Didac e lo aprii a caso.

Gli ultimi commenti ...

giovedì, febbraio 28

Questa strana città: 8 minuti ... 3 anni fa e nulla e' cambiato



Ho solo 8 min di crdt e quindi saro' brv.Tengo 9 giorni di lavori forzati
attacati e per giunta di chiusura, quindi mi tocca pulire il negozio da tutto lo
schifo di una giornata di turisti e non.Nn c l fcc piu' ...Dormo cada dia fino
all'1 ed esco alle 2 di casa ... ch vt d mrd!Nn vd l'r d ssr rcchssm!!!Hasta
pronto



A a H a B



posted on 15-02-2005


Non sapevo che gia' stessi creando dei sigilli.

Numeri e sillabe non hanno risolto il problema di non riuscire a riacquistare il tempo svenduto sul mercato.

Sono scarso nel business.


O<-<


lunedì, febbraio 18

Questa strana citta': La mossa di Zidane (Come Batman e Robin) ... pre-mondiali di furto



Lo siento mucho, sono sparito dalla rete per molto tiempo, esattamente da
quando sono tornato di la' (o di qua'?) per ritornare di qua' (e quo'? e qui'?).
A parte una breve e fugace apparizione per qualche notiziola al volo.Il tema di
questo testo e' la saga di Batman e Robin.Accadde una notte ... (echi letterari)
... io e Marco usciamo per farci due risate quando all'improvviso assistiamo al
compiersi di un crimine. Un marocchino ubriaco attacca bottone con uno spagnolo
ubriaco piu' di lui, il tutto alla luce dei lampioni della rambla.Tutto risale a
demasiado tempo fa, o almeno troppo per la mia fragile e delicata RAM.Tornando
ai fatti, cosa vedono i miei occhi? Cio' di cui Marco mi ha parlato piu' volte,
la tecnica della famosa "mossa di Zidane".... La "mossa" consiste in un
approccio di argomento calcistico per finire poi con una dimostrazione pratica
di come il grande Zizou ti "scippa" il pallone. Fatto sta che invece cosi' ti
scippano il portafogli ...Per farla corta, per farla breve ... vedo un gesto
felino compiersi in un microsecondo: il marocchino sfila via qualcosa dalla
tasca del tizio e solo allora lo lascia in pace fingendo di non avere piu'
argomenti.A questo punto entra in azione il super-eroe di Barcellona, BatMarco!
Di condeguenza io ho indossato la mia tutina di lycra colorata e ho finto di
essere un degno Robin.BatMarco si avventa sul marocchino e gli intima, al grido
di "FERMO, POLIZIA!", di non compiere altri passi. Lo prende per il collo e lo
perquisisce trovandogli in tasca un passaporto spagnolo e venticinque euro in
contanti! Il nostro eroe non vuole compiere un arresto, vuole solo che venga
restituito il maltolto, quindi lo lascia andare fra mille imprecazioni che vanno
in fade out di pari passo con la fuga.Io, ancora a bocca aperta, lo accompagno
dai poliziotti sulla Rambla - visto che lo spagnolo ubriaco se ne era andato
chissa' dove a fare pipi' - che ci assicurano di rintracciare il tizio e di
ridargli sia il passaporto che il denaro (chissa' perche' ero un pochino
scettico sulla seconda ipotesi, forse perche' devo vilmente ammettere che insani
pensieri mi sono passati per la mente).Morale: che cazzo ci fa uno spagnolo
sulla cinquantina ubriachissimo per la Rambla con il passaporto in tasca? Questa
e' una strana citta' ...Finale: di ripasso incontriamo il tizio di fronte alla
stazione della polizia e abbiamo cosi' l'occasione di accertarci dell'effettiva
onesta' dei poliziotti catalani. Anche perche' 25 euro sono pochi per
sputtanarsi la carriera....A questo punto ho perso gli appunti mentali delle
varie stranezze di cui volevo riempirvi i pensieri, tipo Cofferati sulla Rambla
ieri sera che guardava con ribrezzo un barbone dormire, oppure - 5 minuti fa -
il re-incontro con il serissimo pagliaccio chattatore. Forse pero' preferisco
richiamare alla mente un incontro accaduto prima di Natale: quando su Passeig de
Gracia mi sono fermato a chiaccherare con un filosofo di strada del quale
tuttora ignoro il nombre. In cambio dei panini di Starbucks mi ha regalato
alcuni suoi brevissimi scritti sulla sua idea di societa' civile.Riaccedero' a
questa casella email un po' piu' avanti nel calendario 2005. Ma il mio pensiero
e' sempre on the air per le vostre radioline.Baci



Alessandro alias Haikel alias Bak alias Robin



ps. Grazie per quel bellissimo risveglio con la musica di Pino al telefono,
il tuo e' stato un silenzio prezioso e pieno di parole.

pps. Luca, ho finito di leggere la tua tesi. La trovo appetitosa come le
patatine fritte che rubavo di nascosto in cucina prima di pranzo o di cena
mentre mia madre e mia zia si distraevano dalla padella ... hhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
(senza fiato) ... piu' buone di quando, ormai sazio, le trovavo sulla tavola
imbandita.

ppps. Mio caro Meson (o Mason? ancora ho dubbi) rivolgiti questa domanda
per distrarti dal contingente: "Am I so good to imagine all this?"

pppps. Bella Grex, ti sto aspettando compañero!

ppppps. Cari Ivano e Sabrina, ma almeno i surfisti si sono divertiti? Lo
so, quando sdrammatizzo a sproposito sono un vero bastardo ... mi mancano le
serate insieme, mentre Ivano martellava il vicinato col bonghetto alle 2 di
notte al canto di "Falla guariiiiiii ... falla guariiiiii".

pppppps. psssssssssssssss! E' finita la mail ...


posted by on 15-02-2005 22:41


Quella notte eravamo ubriachi, felici, amici, giovani, spensierati ... ma soprattutto liberi.

Fortunatamente BatMarco e' ancora nella mia vita. Oggigiorno andiamo insieme a fare jogging su a montjuic, usciamo a bere birra belga e ci picchiamo per strada.

Un anno di lavoro assieme all'Hard Rock Cafe' ci aveva come allontanati ma staremo piu' attenti.

Chi trova un amico trova un tesoro, e io sono ricco.

O<-<

sabato, febbraio 9

Questa strana città ... B-side ... Specchio riflesso



Scusate l'assenza ma senza senso non so stare senza ...Cominciamo bene!
Sono tornato da poco qui (o li'), e avevo molto da fare e da capire. Come
Alice nel paese delle meraviglie inseguo il coniglio bianco che a sua volta
insegue il suo stesso orologio che insegue il tempo. Le strane cronache
dall'aldila' dello specchio ... guardate Roma e Barcelona sull'Atlante. Non
faccio in tempo a prendere posto sull'aereo che gia' qualcosa di assurdo accade:
una coppia di giapponesi corredati di figlioletto capriccioso si accomodano due
file avanti a me. Fin qui tuttok, ma ad una certa il bimbo inizia a piangere con
un'energia spaccatimpani (tipo 2000 decibel) e la madre reagisce picchiandolo
sulla testa spietatamente. Sulle prime non mi stranisco, ma quando l'azione si
ripete mi strappo la camicia, i jeans e divento tutto muscoloso e verde ...
quindi la minaccio in un inglese-romanaccio che se avesse picchiato ancora il
bambino avrei avvisato il capitano e la polizia. Lei mi guarda per tutto il
viaggio con la coda dei suoi occhi a mandorla e la faccia indispettita, mentre
qualcun'altro molto piu' intelligente si inventa dal nulla un lecca lecca e un
giocattolo di plastica intuendo che il piccolo aveva paura dell'aereo. E il
padre? Assente per tutto il tempo, forse perso in qualche manga di ufo-robot.
All'arrivo mi trovo poi costretto in un'attesa di circa due ore e mezza per
incontrarmi col nuovo padrone di casa (approposito: prima partenza il sabato
mattina, io trovo due case fra cui scegliere il venerdi' alle 23.30 - checculo!)
all'aeroporto, perche' doveva venire a prendere un suo amico che arrivava dopo
di me. Io, non avendo le chiavi della nuova casa, non avevo neanche scelta.
Fattosta' che mi ritrovo col portatile acceso e cinque valigie intorno alla
stazione del treno col biglietto timbrato mentre mi guardo Alphaville di Godard
e i caotici viaggiatori di sottofondo, una specie di screen saver dietro lo
screen. La poca batteria mi ha sollevato il morale, perche' mi sembrava di
essere uno di quei turisti tecnologici che mi diverte tanto prendere in giro
...Quindi arriva Didac (si legge tipo Didath - all'inglese), il padrone di casa,
che di buon cuore mi va a comprare un panino per l'attesa ... visto che io stavo
stracarico (vi ricordate Tricarico? Buongiorno buongiorno io sono francesco e
questa mattina mi son svegliato presto ...) e avevo gia' passato il varco.
Insomma Didac e' un tipo normale e particolare insieme. La persona piu' normale
di Barcellona: 35-40 anni, pittore fancazzista, barcellonese D.O.C. simpatico e
fattone. Ma cio' che mi piace di piu' e' la sua correttezza. Pensate che siamo
rimasti daccordo sulla parola e l'ha mantenuta. Ora ho una stanza mia, grande e
con una bella finestra sulla strada. 4º piano senza ascensore ma in pieno
centro: Carrer Ciutat 13 4º-2ª Didac Pintor (incredibile ma e' pittore di nome e
di fatto) - per chi mi vuole scrivere - 08002 Barcelona España. Praticamente
dall'altro lato di piazza Jaume I rispetto alla signora bastarda di prima.
Ancora una volta dall'altro lato dello specchio (B-side). Vi raccontero' della
mossa di Zidane nella proximail, Batman e Robin sempre all'erta!Besos



Alessandro alias Haikel alias Bak



posted on 15-02-2005


Che dire? Incontrai per caso Didac nella stazione della metropolitana sotto la mia attuale casa, a Poble Sec. Lo hanno sfrattato dalla casa in centro (la mia cara Casa Amarilla).

Ci siamo abbracciati, ci siamo scambiati il numero di telefono e non ci siamo piu' rivisti.


O<-<

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