"…por eso he soñado con una obra que no se encajase en ninguna categoria, que en lugar de pertenecer a un género, los contuviese todos; una obra dificil de definir y que habría de definirse justamente por esa carencia de definición; una obra de la tierra en el cielo y del cielo en la tierra; una obra que fuese el punto de reunion de todos los vocablos diseminados en el espacio cuya soledad y desconcierto no podemos ni imaginar; el lugar, más allá del lugar, de una obsesión por Dios, deseo no colmado de un insensato deseo; un libro, por último, que sólo se entregase por fragmentos, cada uno de los cuales fuese el inicio de un libro."

Tratto da El libro de las preguntas – volumen II di Edmond Jabès, ediciones Siruela, El antelibro III, pagina 261. Trovai questo libro in casa di Didac e lo aprii a caso.

Gli ultimi commenti ...

lunedì, giugno 30

La casa vuota

scatolonichiavibustecongenerialimentaripiantemort
eunabottigliadiketchupunadisenapeunalattadiRedBu
llunpezzodiburrovecchiounacassettadegliattrezzies
plosabustevuoteunassedastiroilcanedelpadroneche
miguardabenevolounguestbooklontanoanniluceuno
rologiodapolsoappesoinbagnounospecchioconlacor
nicediperleviolaunabatjourdipintaduecampioncinidi
shampoointattinelladocciaunquadernocheperrispett
odimestessoholettoperlaprimavoltatuttod'unfiatoilq
uadernodeimessaggiincuimettevotuttomestessoperr
iceveresempreesoloistruzioniperl'usounpostitchese
nzaeducazionemiparlaall'imperativocomesempreun
cdviolacreatoil23giugnochemiaccusaemiadulacome
soloundemoniosafarecomeungremlinsimoltiplicane
llelacrimecomeunasigarettachenonaccendero'maipi
u'nellavita.

Mi sposo a me stesso, finche' morte non mi separi.

O<-<


Discover Radiohead!

giovedì, giugno 26

Ero indeciso tra IODIO e L'ASSENZIO, ma alla fine dovevo scegliere.
Nei momenti più decisivi della mia vita mai nessuno come i Bluvertigo hanno colto più nel segno.
Ho tirato la bomba atomica su Hiroshima perchè non sopporto più nulla.

O<-<

martedì, giugno 24

Inchiostro simpatico

Ho scritto "t'amo" sulla cartina
con del succo di limone
se non avessi scritto questa canzone
tu non l'avresti saputo mai





Discover Coldplay!

venerdì, giugno 20

E' nata RadioPazza!

Oggi Grex e Bak inaugurano RadioPazza. Magari non abbiamo gli stessi gusti ma ci siamo divertiti un casino!
E' solo l'inizio ...

Puoi scaricare la puntata qui.

Oppure visitate il blog di Radiopazza.

domenica, giugno 15

Ode alla luna

O luna piena che navighi il cielo,
velata da un sottile manto di foschia,
ti vedo passare fra antenne e pinnacoli
di una barcellona nel pieno del suo sogno.
Il mio occhio si adatta, in questa apparente oscurita',
e vedo ogni cosa come scolpita nell'argento.
E' difficile scrivere queste parole in tanta poca luce,
ma il cuore guida la mano
e le righe non chiedono piu' di essere percorse nella loro perfetta precisione.
Ogni suono vaga nello spazio,
come amplificato da ogni tuo vibrare
ad ogni nube che passa e leviga le tue rughe.
Quanti anni hai, O Luna?
Quanti cicli del sole hanno scaldato il tuo viso a noi sconosciuto?
Il mare sussulta al tuo richiamo e mi accorgo,
al passaggio dei gabbiani insonni
e al battere delle ore del campanile,
che il mio cuore e' con te ...

Notte del 27/10/2004 ore 3 am circa, Barcellona.

sabato, giugno 14

Potlatch



Oggi ho sofferto più che mai il vento, ma con un piccolo sforzo sono riuscito a cambiare punto di vista. Ho scelto di viverla come fosse un privatissimo Ramadan.
Alla fine comprendi che nel portarti verso il limite qualcosa si sblocca, qualche sovrastruttura del pensiero che non trova energie sufficienti nel cervello.
Il freddo, lo stress, la fame, la disidratazione rendono il corpo avido e la mente pigra ... cessando per brevi ed intensi attimi il dialogo interiore.
Ho ascoltato la radio tutto il giorno e il grande Random vuole che io sia rimasto colpito da questi solchi nel disco, fra i quali alcuni a me sconosciuti:


Discover Lenny Kravitz!



Discover The Police!



Discover Foo Fighters!



Discover Johnny Cash!



Lucio Battisti - Vendo Casa


Finalmente sono tornato a piangere, credevo il mio cuore non mi volesse più.
La natura ha un equilibrio sottile. Voglio credere che donandole senza riserve ci restituisca un immenso potere.

O<-<

venerdì, giugno 13

QUID MATRIX EST?




Ero piccolo ... avrò avuto diciott'anni.
Chiedevo al mio vicino di casa Ugo (ingegnere e venezuelano) di aiutarmi a ripassare matematica.
Premetto che sono sempre stato un talento naturale, ma stavolta mi ero intoppato sul calcolo differenziale: proprio non mi entrava in testa sta cosa degli integrali e delle derivate. Non capivo a cosa servissero.
Ugo ce la mise tutta, ma purtroppo gli ingegneri (saranno anche bravi nel loro lavoro, per carità) non sono fatti per insegnare, non hanno la dote dei rapporti umani ... anzi, voglio credere che gli sia stata tolta all'atto di iscriversi all'università, così magari qualcuno bleffando se la sia solo nascosta in qualche orifizio segreto.
Vabbè ... fatto sta che un bel giorno, alla mia ennesima perplessità di fronte all'argomento, Ugo mi rivela l'esistenza del calcolo matriciale. Mi dice che ad esempio, per fare prima, si usano le matrici.

...vuoto totale...

Diplomatomi all'I.T.I.S "Michael Faraday" pensai di farmi convincere da un amico ad iscrivermi ad ingegneria informatica all'Università di Tor Vergata (2 ore di mezzi pubblici di distanza da casa mia ... e 2 di ritorno).
Mai commisi errore più grande: il mio amico si ritirò il secondo giorno, io resistetti 2 mesi poi tentai di prepararmi a casa.
Fu l'anno del fallimento, fu l'anno in cui la fenice bruciò per risorgere.
In quanto alla matrice capii un paio di cose importanti: 1) con il calcolo differenziale la faccenda si complica, non si semplifica; 2) è immensa la potenza descrittiva quando la si usa in geometria.

A quella facoltà offrii il palmo della mia mano sorretto dal braccio teso in avanti ed uno sguardo placido da Buddha che sovrastava il pronunciare delle mie labbra: NO

O<-<


Discover Stereophonics!

giovedì, giugno 12

L'uomo e il mare

Uomo libero, amerai sempre il mare!
Il mare è il tuo specchio: contempli la tua anima
nel volgersi infinito dell'onda che rotola
e il tuo spirito è un baratro altrettanto amaro.

Ti piace sprofondare nella tua stessa immagine;
L'abbracci con gli occhi e con le braccia, e il tuo cuore
si distrae qualche volta dal suo proprio rumore
al suono di quel lamento selvaggio e indomabile.

Siete ambedue tenebrosi e discreti:
uomo, nessuno ha sondato il fondo dei tuoi abissi;
o mare, nessuno sa le tue ricchezze intime,
tanto siete gelosi dei vostri segreti!

Pure, da un numero incalcolabile di secoli
voi due vi combattete senza pietà né rimorso,
talmente amate la carneficina e la morte,
o lottatori eterni, fratelli implacabili!

tratto da: Charles Baudelaire - "I Fiori del Male".

lunedì, giugno 9

La (pen)isola che non c'è 2


I did it again ...
I was very late yesterday night, so late that it was today since three hours and a half.
It's the reason why I fell asleep again ... under a bright hot sun.


i'malifeguardagaininthiscircularbeachandthere'sastr
angewoodenstructurelikeacorridorthatelevatesallarou
nd.igoclosetotheseabutitsuddentlyexplodeslike.abigw
alloffoamywaterrunstomeanditurnandshout"it'scomiiii
iing"andiruntothewoodstructureandiclimbonitandi'msa
febuti'mworriedaboutmywetpocketswithmymobilesin.the
seaiscalmagainbutidon'tmoveandagainitexplodesandano
thertsunamiinvadesthebeach.ibegintothinkthisisnorma
lityhere.nowit'smybreakforlunchandicarryabeachchair
withmetohaveagoodrestsomewhereelse.

I wake up, a friend tells me hello and asks me if I had a good sleep. I thank him and sleep again.

mybreakisovernowihavetogobacktoworkbuti'minabigpark
ingandtheonlybuildingiseeisthePlazadeTorosMonumenta
lmaybethebeachisbehinditsoigoinsidebutigetlostlikei
naspiralmazeofstairsuntiligettoaticketcounter.i'mat
theColosseometrostationandiwaitinaqueuetoaskinforma
tionsbutitmovesslowandi'minahurrysoipushawaythestup
idguyinfrontofmebecauseiswastingmytimewithstupidque
stionstotheticketssellerandiaskhowtogetoutofthemaze
andgettherightwaytogobacktothebeach.iopenthelastdoo
randi'minastadiumlikealandingrunwaywhereeverybodywa
lksandstaresintheskylookingterrifiedsoiturnmyheadan
diseeanenormousstormandaplanecaughtbyalightningloos
ingitswingsandfallsontherunway.ithinkthatitwillhita
ndkillallofusbutitstopsbeforeandeverybodycalmlybegi
ntoopenallthesuitcasesandluggagesfallenoverboardand
ithinkthatmaybeishoulddothesamemaybeicouldfindagood
laptopcomputerformebutiknowit'snotimportantihavetog
otowork.ilookatsomefrightenedgirlsandireachthemtohe
lpbutwhenidropthebeachchair...

I wake up.


Discover Depeche Mode!

martedì, giugno 3

La (pen)isola che non c'è



Oggi crollavo di sonno ...
Dopo una serie di notti insonni finalmente mi sento abbastanza stanco da non curarmi affatto delle apparenze. Mi addormento a pancia sotto col sole sulla schiena.
E sogno ...

mimandanoafareilbagninosudiun'isolamaccheddicouna
penisolacuilamareagoverna.ècomeungrandevillaggiom
entreincimaallacollinasistaccaunaroccadoveèrisapu
tochelareginadispagnavaaprendereilsoleenoibagnini
abbiamolapostazioneprincipale.siamotantietuttigio
vani.iovadoallapostazioneedèbellissimalaroccaastr
apiombosulmareconsottoscoglieunmaregrande...maivi
stounmarecosìgrande!cosìgrandedanonfartisentirepi
ccolomabensìimmensocomelui.misiedovicinoallaregin
adispagnatimidamenteleiènormaleunapersonanormalea
nonimalechiedocomecisirivolgealeieleimidicecomepr
onunciandoilsuosemplicenomecheoranonricordopiùled
ico"semipermetteledaròdellei".la(pen)isolaèstrana
ricordodiesserearrivatoviaterramanonavreisaputoma
iandarvia.eranotutticordialimaancoradiffidenticon
me.eranotuttiguardianidelmarecomemetuttigiovanied
abiliguardianidelmarecheadifferenzamiaconoscevano
isegretidella(pen)isolaconunsorrisodisottecchicon
unaserenitàpanteista.iosonol'unicoadessersiportat
ouncomputeruntelefonoedaltrestronzateementremiaff
accioinunbalconeverandatosullostrapiombodoveholas
ciatolemiecoseinciampoesfondolaparetecheparefatta
dicartonerimanendopenzolantenelvuoto.gridoaiutoem
itendonolamanomitiranodentroescherzosamentefingon
odilasciarmicaderepensoallemiecoseoramaipersenell
'obliodelleacquebluemivoltoaguardare.alpostodello
strapiomboapparivaoraunagigantescadunadisabbiache
dalmaresispingevasufinoaimieipiedinudi.scendoesca
voritrovandotuttiglioggettipersinellasabbiaasciut
ta.ilmioanimoèserenoenoncertoperquattrocoseacuigi
ànontenevopiù.nonostanteciòmiaffrettoprimacheilma
resiridivoriladuna.èarrivatoilmomentodifarsiungir
oeiocompiocome270°intornoimmaginandochelaroccacon
lapostazionesianoilnord.partivodamezzogiornoperar
rivarealle9della(pen)isolasenzamaiincrociareilsen
tierocontinentale.sullarivavedoarrivareun'enormet
sunamiprontoadistruggermierisucchiarmimentreimmob
iletentodifuggiredalrisucchiodiacquaeventoepropri
ounistanteprimadell'impattol'ondamaestosasidivide
induelasciandomiinermeedinertesenzalaminimabricio
laditimoreaddosso.dentrorestocolpitosolodalsensod
ipace.miincamminosempreinsensoorarioversole3einiz
iaanevicarediunbiancocandidosenzafreddocomefosseu
n'esplosionedibolledicotoneacielolimpidopoiproseg
uendoversole5miritrovoinmareanuotaretraleondepiùl
ungheeperfettecheabbiamaisentitosullapelle.arriva
toalle6tornoversolaroccadoveunafestaeraincorso.mil
asciodietroognisensodicolpa.

Mi risveglio felice in un bagno di sudore.

O<-<


Discover Seal!

lunedì, giugno 2

Capitano! Mio capitano!

E quantunque, di tutti gli uomini, il tetro capitano del «Pequod» fosse il meno dedito a quella specie di vanissima presunzione; quantunque il solo omaggio ch'egli sempre richiedeva fosse l'obbedienza assoluta e istantanea, e non pretendesse che ciascuno si togliesse le scarpe prima di salire sul cassero; quantunque ci fossero volte che, in relazione a circostanze speciali connesse con avvenimenti che in seguito specificherò, egli rivolgeva loro la parola in termini insoliti, o di condiscendenza o in terrorem o altrimenti, pure nemmeno il capitano Achab in nessun modo trascurava le forme e le usanze essenziali del mare.
E forse non mancherete eventualmente di accorgervi che qualche volta dietro a queste forme egli, per così dire, si mascherava, adoperandole di passata per altri e più privati fini che non quelli cui esse dovevano legittimamente servire. Quel certo sultanismo del suo cervello che sarebbe altrimenti rimasto in gran parte inespresso, quello stesso sultanismo s'incarnava, attraverso queste forme, in una irresistibile dittatura. Poiché qualunque sia la superiorità intellettuale di un uomo, essa non può mai assumere una supremazia pratica e utile sugli altri senza l'aiuto di qualche artificio o schermo, che in se stesso sarà sempre più o meno basso e meschino. Ed è questo che sempre trattiene i veri prìncipi dell'impero di Dio dal prendere parte ai comizi elettorali, e lascia i più alti onori che questa atmosfera possa concedere a quelli che si rendono famosi più per la loro infinita inferiorità a quell'occulto pugno d'uomini scelto dal Divino Inerte, che non per la loro indubitata superiorità al morto livello della massa. Una così grande virtù si cela in queste cose piccine, quando un'eccessiva superstizione politica le investa, che in certi casi regali esse hanno conferito potenza persino alla fatuità idiota. Ma quando, come nel caso dello zar Nicola, circonda una testa imperiale la rotonda corona di un impero geografico, allora le greggi della plebe s'appiattiscono avvilite dinanzi all'accentramento mostruoso. E il tragico drammaturgo che volesse dipingere l'indomabilità umana nel giro più ampio e nell'azione più diretta ch'essa possiede non dovrebbe mai dimenticare un accenno, incidentalmente così importante per la sua arte, come quello cui ora si è alluso.
Ma Achab, il mio capitano, si muove sempre innanzi a me in tutta la sua scabra severità di nantuckettese, e in questo episodio che riguarda Imperatori e Re io non devo nascondere che ho soltanto a che fare con un vecchio povero cacciatore di balene e che perciò tutti i maestosi ornamenti e finimenti esteriori mi sono negati. Oh, Achab! Quello che in te sarà grande dovrà di necessità venir strappato ai cieli, pescato nel profondo dei mari e foggiato nell'aria incorporea!

Herman Melville, "Moby Dick. La Balena" - 1851.


Discover Moby!

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