"…por eso he soñado con una obra que no se encajase en ninguna categoria, que en lugar de pertenecer a un género, los contuviese todos; una obra dificil de definir y que habría de definirse justamente por esa carencia de definición; una obra de la tierra en el cielo y del cielo en la tierra; una obra que fuese el punto de reunion de todos los vocablos diseminados en el espacio cuya soledad y desconcierto no podemos ni imaginar; el lugar, más allá del lugar, de una obsesión por Dios, deseo no colmado de un insensato deseo; un libro, por último, que sólo se entregase por fragmentos, cada uno de los cuales fuese el inicio de un libro."

Tratto da El libro de las preguntas – volumen II di Edmond Jabès, ediciones Siruela, El antelibro III, pagina 261. Trovai questo libro in casa di Didac e lo aprii a caso.

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giovedì, gennaio 17

12/2004 … pause … 01/2008 ... replay ...



play … pause … rew … pause … ffwd … pause … rec … pause … rew … pause … re-play …

play …
La memoria e’ come un nastro, voglio riavvolgerla nel tempo dei ricordi, nella nostalgia del futuro che aspetta il mio arrivo.
Nella mia stanza sottosopra, chiusa fuori da una porta in legno e chiusa dentro da uno specchio che la rimanda a se stessa, ascolto musica romantica mentre la luce a neon della mia lampada vibra troppo veloce e la candela accesa macchia di calore gli oggetti e le pareti vibrando troppo lenta.
… rew …
… ffwd …
I cantanti mi parlano di una casa che non c’è, del muoversi intorno e in giro … homesick.E vorrei l’amore di una donna, che prenda il mio.Poi rifletto guardandomi nello specchio … sto bene così, non cercherò.Mi sento nei miei panni, nella mia pelle.
… pause …
aproparentesi(

Ode to the self

I’ve never been that happy before
Because I love you
I smoke away this truth from me
In holy white halos around my head
I love you is all I can say, I do …
It’s not non-sense, I swear
I love you myself
I love you my dear

)chiudoparentesi
… rec …
È come prendersi una pausa di 24h tutti i giorni. Dopotutto si fanno tante cose: si lavora, si lavano i panni, si compra da mangiare, si pulisce il bagno … sovrappensiero.È una danza di parole e pensieri spesso in scacco reciproco. Mi piace.Dopotutto il tempo non è libero se lo riempi.
… rew …
… pause …
aproparentesi(
Pause, pause, pause … anche le parole usano le pause per non toccare le altre e confondersi.E la testina tocca veramente il nastro che scorre? Forse lo magnetizza da lontano, come l’arte seduttrice delle sirene di Omero. Ascolto … il silenzio delle pause … fra una nota e l’altra di una dolce melodia.
)chiudoparentesi
… re-play …

2 commenti:

Prisma ha detto...

La memoria per me è come un puzzle in continua trasformazione...

Aggiungo ogni giorno nuove tessere, mentre le vecchie, dispettose, se ne vanno per la propria strada finché un sogno, una foto, una canzone, un volto, un ricordo non catturano la mia attenzione e recupero il frammento disperso...

Capita, spesso, che finisca poi per occupare una casella completamente diversa all'interno dello stesso puzzle, dando vita a una nuova figura...

Ed è di nuovo silenzio.

Unknown ha detto...

La memoria e' qualcosa di piu' intelligente di noi, sa quando fare a meno di se stessa e sa quando presentarsi a proposito.
O<-<

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