"…por eso he soñado con una obra que no se encajase en ninguna categoria, que en lugar de pertenecer a un género, los contuviese todos; una obra dificil de definir y que habría de definirse justamente por esa carencia de definición; una obra de la tierra en el cielo y del cielo en la tierra; una obra que fuese el punto de reunion de todos los vocablos diseminados en el espacio cuya soledad y desconcierto no podemos ni imaginar; el lugar, más allá del lugar, de una obsesión por Dios, deseo no colmado de un insensato deseo; un libro, por último, que sólo se entregase por fragmentos, cada uno de los cuales fuese el inicio de un libro."

Tratto da El libro de las preguntas – volumen II di Edmond Jabès, ediciones Siruela, El antelibro III, pagina 261. Trovai questo libro in casa di Didac e lo aprii a caso.

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venerdì, ottobre 23

oltremodo


"vieni qui e specchiati nei miei occhi."
un passo avanti, senza muoversi è già accanto a me. lato destro.
"ma come posso se non sei davanti a me?"
"chiudi gli occhi e guardami."
"oh si, ora ti vedo. ma dove devo guardare?"
"nei miei occhi."
il suo sguardo è uno stagno, con le rane e i fiori di loto. è sera, subito dopo il tramonto. è estate. dietro al salice piangente c'è un rumore di ruscello, appena scosso dal pensiero sono già lì dietro e trovo l'oceano atlantico. sorge il sole ma resta buio.
"che prodigio è mai questo?"
"nessun prodigio, sei tu. siamo noi."
"ho freddo."
"allora cambia idea e compi il passo."
"ma cadrò!"
"solo se vuoi cadere, c'è molto di più da scoprire."
"mi vuoi bene?"
"solo perchè mi ricordi com'ero e come sono. ma fra breve saremo altro ancora, e dovremo lasciarci tutto alle spalle."
"morirò?"
"la mente non conosce la morte, lasciati divorare."
non so come ma mi accorgo di parlare parlare parlare senza dire nulla e il mio maestro non mi ascolta ormai più. Dal mare sorge un drago che con la testa decolla per kilometri su per il precipizio. è infinito, non posso descriverlo ma lo so.
inghiotte il mio capo. non fa male.
mangia il mio tronco. non soffro.
le mie gambe gli saltano in bocca. sono felice. completo.
inizio tutto di nuovo.

6 commenti:

Mio ha detto...

Sembra proprio un sogno lucido. Lo è stato? Il significato lo sai solo tu. Il significato verrà a cercarti.

Buona giornata Bak!

Roberto

PS: non riesco mai a terminare li al cannocchiale, mi ci devo mettere di impegno...

Radio Pazza ha detto...

Mah sogno lucido non so ... magari una veglia opaca.

;-)

Bak

Prisma ha detto...

Iniziare tutto di nuovo... Già. Ci penso spesso anch'io. I Maestri ci indicano la via, ma a volte ci sopravvalutano. E quando smettono di parlarci non sempre abbiamo in noi la forza di seguirne l'esempio. Ammiro chi riesce a slanciarsi senza bisogno di una spinta, né di una mano stretta intorno alla propria.
Ci si sente tanto piccoli e sperduti, senza i Maestri. E quanta paura si ha di deluderli...

Mio ha detto...

@Bak: :D :D :D :D

Ora, se puoi, scusa l'intromissione qui da te:

@Yuki: PER QUANTO SEGUE: sai sempre dove mandarmi e non scherzo. E' un dovere, davvero!

Credo che i Maestri sanno sempre cosa vogliono dai loro discepoli: il meglio che essi possono dare calati nella realtà che essi vivono. Il meglio, per come la vedo io, è sempre relativo ma non per questo è più facile da ottenere.
Nessun Maestro vuole l'annientamento del suo protetto, anche il non-risultato è un risultato. Questo mi è stato detto ieri da una persona che, a buon diritto, può rientrare tra questi anche se il legame emotivo, pur esistente, è ancora debole.
I Maestri rimangono delusi se noi imbrogliamo noi stessi, se ci inganniamo. Se reprimiamo la nostra natura per qualcosa che REALMENTE, alla fine, non ci appartiene.
I Maestri piangono con noi anche non essendoci vicini, figurativamente ed anche no, perché il legame è unico. Piangono quando rincorriamo noi stessi alla ricerca delle nostre sempre sfuggevoli libertà. Quelle che ci fanno soffrire. Ma questo ci da forza e alla fine rincuora anche loro.

Scusa se mi sono permesso, forse sono andato oltre.

Buona giornata Yuki!

Roberto

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Unknown ha detto...

@Mio: e se il maestro ti dice di smettere di dare a chi non merita? Ti segnalo il rischio che corrono anche le persone che ami ...

Bak

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