Destinazione Capocotta Sunset
Non credevo di dormire così tanto ... eppure esco puntuale da casa.
8.20 in tempo per scavalcare il tornello del trenino ed andare verso
levante.
Scendo e insieme a me una valanga di disperati che altro
non aspettavano che stressarsi coi mezzi pubblici di domenica ...
d'estate ... al mare ... destinazione Capocotta Sunset!
Sempre
puntuale incontro la ciclista ... lei prende il treno con la bici, e
poi pedala. Giustamente ma chi glielo fa fare di respirarsi odore di
ascella pezzata di buon mattino. Ma a me non frega molto, io ho la
musica nelle orecchie ... voi penserete che l'odore mica si ascolta ...
eppure la musica giusta per svegliarsi attiva una specie di sinestesia
dei sensi, un gradevole tappeto sonoro che ti ovatta un pò tutto per
generarti suoni dentro... quasi ad immaginarseli.
Traffico,
l'autista anche lui un pò perso dentro ai fatti suoi, arrivo tardi di 5
min... e trovo i vigili in spiaggia, spariscono cani e nudisti e si
monta la postazione, in attesa di un tenero e giusto cazziatone.
La giornata scorre veloce e viene il pigro pomeriggio ... non cederò alle tue lusinghe mio caldo sole a picco torreggiante!
Sono
le 17.30, liquido amici ed avversari di scacchi, libero i bibitari da
questo gioco di un-due-tre-stella e mi immergo in un sogno...
Mi risveglio alle 19.30, tramonto Dar Zagaja a Capocotta, due trans in un tramonto da cartolina nuotano urlandosi ispaniche bestemmie e povero il coccodrillo gonfiabile, unico palloncino fuor di pelle, a far da cavallo marino ad uno di questi due signori in pausa.
Mio cugino a sognar con me di fare cinema, come fosse solo una sequenza di fotogrammi. Una testimonianza della cretività marina.
O<-<
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