Altrove dentro di me
Sveglia(?) delicata ma decisa ...
un morso intenso al panettone sgonfio e un sorso di pompelmo liquido.
Esco senza troppe spiegazioni e come in un film c'è il cambio scena: sto guidando una boing car, di quelle che ti fanno apprezzare le buche.
Tante cose hanno scandito questa giornata: il sorriso delle conigliette, la foto del capitano Kirk, il cinese col sombrero e la fisarmonica che suona stornelli, il candido fiume che scorre contro i gabbiani e le barche a remi, i ponti che si oppongono offrendo il fianco, isole controcorrente, il cielo che copre il ghetto infilandosi fra i palazzi e le macerie, l'odore di dolci e carciofi, la radio giusta, le risate giuste, le torte giuste, il sole, le vele, i finestrini abbassati, gli alberi accoglienti, il caffè ...
L'importante è non svegliarsi mai veramente, restare appesi alle nuvole dei sogni e dell'inconscio e mescolare tutto in un minestrone di momenti sacri, quei momenti che solo un piccolo dio interiore sa apprezzare e a tale scopo ti guida con angeli e demoni, ballate e stornelli, una scacchiera di macchie delebili in cui le regole sgocciolano via su un piano inclinato.
Una finestra aperta verso la primavera, un giorno degno dei miei ricordi catalani. Finalmente sono altrove dentro di me.
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