La (pen)isola che non c'è
Oggi crollavo di sonno ...
Dopo una serie di notti insonni finalmente mi sento abbastanza stanco da non curarmi affatto delle apparenze. Mi addormento a pancia sotto col sole sulla schiena.
E sogno ...
mimandanoafareilbagninosudiun'isolamaccheddicouna
penisolacuilamareagoverna.ècomeungrandevillaggiom
entreincimaallacollinasistaccaunaroccadoveèrisapu
tochelareginadispagnavaaprendereilsoleenoibagnini
abbiamolapostazioneprincipale.siamotantietuttigio
vani.iovadoallapostazioneedèbellissimalaroccaastr
apiombosulmareconsottoscoglieunmaregrande...maivi
stounmarecosìgrande!cosìgrandedanonfartisentirepi
ccolomabensìimmensocomelui.misiedovicinoallaregin
adispagnatimidamenteleiènormaleunapersonanormalea
nonimalechiedocomecisirivolgealeieleimidicecomepr
onunciandoilsuosemplicenomecheoranonricordopiùled
ico"semipermetteledaròdellei".la(pen)isolaèstrana
ricordodiesserearrivatoviaterramanonavreisaputoma
iandarvia.eranotutticordialimaancoradiffidenticon
me.eranotuttiguardianidelmarecomemetuttigiovanied
abiliguardianidelmarecheadifferenzamiaconoscevano
isegretidella(pen)isolaconunsorrisodisottecchicon
unaserenitàpanteista.iosonol'unicoadessersiportat
ouncomputeruntelefonoedaltrestronzateementremiaff
accioinunbalconeverandatosullostrapiombodoveholas
ciatolemiecoseinciampoesfondolaparetecheparefatta
dicartonerimanendopenzolantenelvuoto.gridoaiutoem
itendonolamanomitiranodentroescherzosamentefingon
odilasciarmicaderepensoallemiecoseoramaipersenell
'obliodelleacquebluemivoltoaguardare.alpostodello
strapiomboapparivaoraunagigantescadunadisabbiache
dalmaresispingevasufinoaimieipiedinudi.scendoesca
voritrovandotuttiglioggettipersinellasabbiaasciut
ta.ilmioanimoèserenoenoncertoperquattrocoseacuigi
ànontenevopiù.nonostanteciòmiaffrettoprimacheilma
resiridivoriladuna.èarrivatoilmomentodifarsiungir
oeiocompiocome270°intornoimmaginandochelaroccacon
lapostazionesianoilnord.partivodamezzogiornoperar
rivarealle9della(pen)isolasenzamaiincrociareilsen
tierocontinentale.sullarivavedoarrivareun'enormet
sunamiprontoadistruggermierisucchiarmimentreimmob
iletentodifuggiredalrisucchiodiacquaeventoepropri
ounistanteprimadell'impattol'ondamaestosasidivide
induelasciandomiinermeedinertesenzalaminimabricio
laditimoreaddosso.dentrorestocolpitosolodalsensod
ipace.miincamminosempreinsensoorarioversole3einiz
iaanevicarediunbiancocandidosenzafreddocomefosseu
n'esplosionedibolledicotoneacielolimpidopoiproseg
uendoversole5miritrovoinmareanuotaretraleondepiùl
ungheeperfettecheabbiamaisentitosullapelle.arriva
toalle6tornoversolaroccadoveunafestaeraincorso.mil
asciodietroognisensodicolpa.
Mi risveglio felice in un bagno di sudore.
O<-<
Discover Seal!
5 commenti:
bello...sai, io andrò a lavorare in un albergo situato nel mio habitat naturale, le Dolomiti. Ho paura che sia un sogno anche il mio
A volte i sogni ci aiutano a capire...altre ci confondono...
Questo è pieno di contraddizioni...
la Regina di Spagna che è una persona qualsiasi... prende il sole in una rocca solitaria...si lascia avvicinare e parla con te...
le tue cose"tecnologiche"in una sorta di paradiso terrestre...che hai paura di perdere, poi non ti importa più e poi ti affanni a scavare per riprenderle...
il mare, la duna, la neve....
Vedo te stesso in contrasto con le tue scelte.
La "caduta" è il tuo crollo...
chi ti "aiuta" sono i tuoi amici...o presunti tali, visto che ti deridono...
Avrebbe avuto più senso se ti avesse aiutato la Regina di Spagna...
la TUA!
Cara Dressel, magari è un sogno... magari no. Che importa? L'importante è che tu vada lì e che ti dia il tempo, come sta capitando a me, di risintonizzarti.
La cosa bella di questo sogno è stata la tranquillità con cui tutto accadeva, non c'è mai stato timore motivato. Ogni pericolo era frutto di una vana paura.
W la patafisica.
O<-<
Un sogno o un'apnea psico-onirica?
(P.S. ancora non ho capito cos'è la patafisica... :D)
Quand'ero marinaio solevo pensare alle onde che scorrevano sotto la carena della nave e alle sue profondità senza fine la sotto... adesso ero in grado si sentire a mezzo metro sotto di me la strada che si srotilava e volava e sibilava a velocità incredibile attraverso il continente muggiante con quel pazzo Ahab alla guida. Quando chiudevo gli occhi tutto quel che potevo vedere era la strada che mi si avventava addosso. Quando li riaprivo vedevo le ombre sfreccianti degli alberi vibrare sul pavimento della macchina. Non avevo scampo. Mi rassegnai a tutto.
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