Pocket girl
Oramai è da parecchio tempo che Tony manca da casa. Il bisogno di capire cosa gli sia successo non fa altro che ossessionarlo, torturarlo. L'unica soluzione è comunicare con il suo mondo, ma come?
Rapito da nostalgia si fruga le tasche alla ricerca di qualcosa di familiare, di qualcosa di suo.
Una foto! La foto della sua bella!
Però che strano, questa non si sta animando come tutte le immagini dei pupazzetti in giro per la città, quelle immagini cancellate e strappate dai muri dalla polizia ... quelle immagini ormai proibite dalle istituzioni.
La foto non si anima, e quasi quasi non gli dispiace. Perlomeno qualcosa di normale.
Un momento, questo significa che gli oggetti nella sua tasca non rispondono alle regole del mondo in cui è capitato. Significa che anche lui è diverso ... diverso dalle sue copie.
Una grande sensazione di paura mista a tristezza invade il suo cuore, una lacrima cade sulla foto. "Che succede?" ... una voce.
Ma da vove viene? "Chi è?" dice Tony. "Ma chi parla?" la voce ... la voce della sua bella ... dalla foto.
Tony ha scoperto un canale per comunicare col suo mondo, o forse è solo di un passo più vicino alla follia.
O<-<
3 commenti:
...e la seonda fratello!
Benvenuto nel club.
quanto più ci si avvicina coscientemente alla propria identità, tanto più si è esposti al rifiuto da parte dell'inconscio collettivo. il conformismo è un problema di tempo e denaro, ma questa è un'altra storia.
risposta per entrambi: lo credo anch'io
O<-<
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